L'insufficienza intestinale cronica benigna è un patologia che, a dispetto del nome, può portare anche alla morte. Si tratta di una condizione rara. Nei pazienti affetti da questa malattia, l'intestino non è in grado di svolgere il suo compito principale e fondamentale che è quello di nutrire l'organismo. Pertanto, se non viene trattata tempestivamente, la perdita della capacità di digerire i cibi e quindi di assorbire gli elementi nutritivi per l'organismo, inevitabilmente porta alla morte. Ma andiamo a considerare più nello specifico questa patologia.
Come si manifesta
Intanto sono ben 800 i pazienti affetti da insufficienza intestinale cronica benigna (IICB). Come detto, a causa di questa patologia l'intestino non è più in grado di svolgere la sua fondamentale funzione di nutrire l'organismo, per cui bisogna supplire a questo deficit ricorrendo alla nutrizione parenterale che consiste nella somministrazione direttamente nel sangue delle sostanze nutritive di cui i pazienti hanno bisogno per sopravvivere. Tuttavia, pur trattandosi di una condizione rara, il Sistema sanitario nazionale non la considera tale. Pertanto, i pazienti che sono affetti da insufficienza intestinale cronica benigna non possono accedere a un percorso adeguato sia a livello diagnostico che terapeutico su tutto il territorio nazionale.
Ed in effetti il Sistema sanitario non ha ancora assegnato un codice nosologico a questa patologia.
Le cause della malattia
Questa patologia se non trattata, causa la morte per denutrizione. L'insufficienza cronica intestinale benigna (IICB) può interessare sia i bambini che gli adolescenti, quale effetto di malattie congenite oppure acquisite dell'intestino.
Fondamentalmente il malassorbimento intestinale risulta responsabile di quasi i due terzi dei casi ed è determinato da un intestino piu corto rispetto al normale oppure da danni alla parete intestinale e a delle modificazioni della motilità intestinale, per cui il cibo non riesce a transitare lungo il canale digerente.
Campagna informativa
Pertanto proprio al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo a questa malattia, si tiene la Giornata nazionale sull'insufficienza intestinale cronica benigna. In particolare "Un filo per la vita" l'associazione italiana sulla nutrizione artificiale domiciliare ha come obiettivo di informare i pazienti sulle possibili difficoltà che potrebbero incontrare nell'affrontare questa patologia. Lo scopo perseguito dall'associazione è di garantire a tutti i pazienti l'accesso a un adeguata assistenza sanitaria. In particolare l'associazione Un filo per la vita ha realizzato uno spot molto significativo. Nel video pubblicitario si vede una bambina che si pone la domanda "Cosa vuoi fare da grande?". Ed è proprio questa la domanda che ci dovremmo porre per garantire a tutti ai bambini la possibilità di inseguire e realizzare i propri sogni.