Una tra le ultime notizie che vedono come "colpevoli" alcuni prodotti alimentari facilmente reperibili sul mercato. Questa volta, ad essere accusato, è una tipologia di tonno proveniente dalla Spagna e che, secondo le informazioni pervenute, avrebbe causato non pochi malori a ben due persone all'interno del territorio piemontese. I due coniugi si sono ritrovati costretti a rivolgersi al pronto soccorso più vicino dopo avere avvertito dei malori a livello intestinale e subito dopo avere consumato un normale quantitativo di tonno fresco acquistato all'interno di una pescheria locale. Il tonno, secondo le indagini, sembra provenire dai territori spagnoli, dove negli ultimi mesi si sono registrati ben oltre un centinaio di casi di persone ricoverate a causa di una intossicazione alimentare, causata proprio dalla consumazione di tonno fresco.

Subito dopo che la situazione dei due coniugi si è stabilizzata, il laboratorio dell'Istituto Zooprofilattico di Torino ha ben deciso di effettuare delle analisi non solo sull'alimento consumato dai due pazienti, ma anche all'interno della pescheria dove era stato acquistato il tonno.

Due casi di intossicazione: è stata colpa del tonno?

Una domanda che trova subito la sua risposta: sì, l'intossicazione è stata causata proprio dal tonno acquistato come fresco. Più nel dettaglio, l'intossicazione sarebbe stata causata dal quantitativo di istamina contenuta all'interno del pesce acquistato che, dai risultati pervenuti con le analisi, superava di circa sei volte la percentuale consentita dal Ministero della Salute.

Un livello di istamina così elevato è stato riscontrato sia nel tonno consumato dalla coppia che all'interno della pescheria in cui è stato acquistato ed all'ingrosso. L'ingerimento di prodotti con un tasso di istamina elevato causa, nei casi più svariati, la sindrome sgombroide.

Cos'è la sindrome sgombroide?

La sindrome sgombroide non è altro che una forma di intossicazione intestinale causata dalla consumazione di tonno e sgombro alterato e non conservato per bene.

A causa dell'origine della sindrome, causata principalmente da un alto livello di istamina contenuto all'interno degli alimenti, la sua sintomatologia non è tanto differente da quella di una comunissima allergia. I sintomi in questione possono essere, oltre a prurito ed arrossamento, orticaria, vomito, diarrea e difficoltà respiratorie.

Come si cura la sindrome sgombroide?

Prima di tutto è necessario riuscire a prevenire la sindrome sgombroide. Per evitare un'intossicazione alimentare è necessario assicurarsi che il pesce appena acquistato sia stato conservato per bene ad una temperatura costante di 3.3°C dal momento in cui è stato pescato e fino al momento in cui è stato venduto al consumatore. Nel caso in cui si dovesse incorrere in tale sindrome, è necessario rivolgersi al proprio medico oppure ad un pronto soccorso in cui i medici provvederanno a mantenere costante la respirazione tramite l'infusione di liquidi e con un trattamento a base di antistaminici.