ragno violino: è davvero una psicosi italiana? Forse è sbagliato utilizzare termini così forti ma è innegabile come l'interesse sull'argomento si sia innalzato in maniera tangibile. L'idea che nelle case o nel giardino possa celarsi un'insidia potenzialmente letale non fa dormire sonni tranquilli. Quanto accaduto a Terni, però, sembra aver dato vita a degli allarmismi eccessivi. E c'è un solo modo per arginare la paura ingiustificata: documentarsi e conoscere a fondo degli aspetti che non devono far abbassare la guardia ma che indubbiamente possono lasciare entro certi limiti il timore che si deve avere della cosa.

Ragno violino: le cose da sapere

Il ragno violino può mordere.

Non è però un animale che fa della sua natura aggressiva una sua peculiarità. L'attacco verso agenti esterni, esseri umani compresi, avviene unicamente quando sente il suo territorio violato. Non lo si può trovare ovunque. Ad esempio al sole non sarà mai possibile incontrarlo, dato che preferisce stare all'ombra. E' molto più semplice scovarlo nelle cavità degli alberi, sotto dei massi o addirittura in casa: tra delle lenzuola o vestiti che siano stati collocati troppo in basso rispetto al pavimento. Per riconoscerlo serve un po' d'attenzione per notare sul suo corpo quella macchia che, per l'appunto, ricorda un violino. Il suo morso può portare a conseguenze letali ma solo in determinate condizioni. Prima cosa: affinché i batteri iniettati dal veleno portino alla necrosi di tessuti di organi funzionali come reni e fegato occorre che passino diverse ore, almeno settantadue.

E la pericolosità degli effetti è direttamente proporzionale alla condizione di salute della vittima. Un individuo immunodepresso rischia molto di più, chi è in piena salute dovrà trattare il problema senza però particolari patemi d'animo. Qualora non ci si fosse accorti di essere stati morsi, i sintomi da non sottovalutare sono le croste sulla pelle, eventuali edemi nella zona, cefalea, nausea e malfunzionamenti renali.

Ragno violino: siero Reclusmym

Da qualche ora sulla rete rimbalza la voce secondo cui l'antidoto al veleno arrivi dal Messico e si chiami siero Reclusmym. Sarebbe comunque sbagliato immaginare che l'eventuale trattamento del morso da ragno violino possa essere organizzato in maniera "fai da te" attraverso una semplice iniezione endovenosa.

In caso di morso, la prima cosa da fare è lavare bene la parte con acqua e sapone e rivolgersi al più presto possibile ad un centro medico o ospedaliero deve degli esperti provvederanno a riportare in pieno controllo una situazione che non deve suscitare allarmismi.