Per contrastare l'aumento dell'obesità infantile, il governo inglese ha pianificato una serie di operazioni che colpiscono principalmente i negozi, i supermercati e gli spot pubblicitari sui cibi calorici. Arriveranno, infatti, nuove leggi per vietare ai negozi di proporre offerte speciali del tipo "due al prezzo di uno" per alimenti ricchi di zucchero, grassi o sale.

Queste strategie di marketing avrebbero reso il Regno Unito la nazione più in sovrappeso nell'Europa occidentale. I ministri potrebbero inoltre intervenire anche sulla pubblicità televisiva per alimenti non salutari, dopo una forte pressione in tal senso da parte degli esperti di Salute.

La volontà sarebbe quella di evitare pubblicità di alimenti calorici prima di un certo orario: una vera e propria fascia protetta, come già accade per i film vietati ai bambini e ragazzi. Secondo le cifre ufficiali, un bambino su tre nel Regno Unito è obeso quando lascia la scuola elementare.

I piani per combattere l'obesità in Inghilterra

Dopo anni di critiche da parte di esperti della salute per non aver rispettato i suoi impegni a ridurre l'obesità infantile, il governo ha elaborato una serie di misure tra cui:

  • Costringere ristoranti e take away a mostrare chiaramente il numero di calorie nei loro menu;
  • Consulenza sul divieto di vendita di bevande energetiche ai bambini. Due bambini su tre di età compresa tra i 10 e i 17 anni utilizzano bevande ipercaloriche;
  • Incoraggiare le scuole ad adottare iniziative simili al programma Daily Mile, che incoraggia gli alunni della scuola materna e primaria a fare jogging o correre, al proprio ritmo, per 15 minuti al giorno;
  • Aggiornare le norme relative agli standard alimentari nelle scuole in modo che riflettano le raccomandazioni più recenti sull'assunzione di zuccheri e fibre da parte del comitato scientifico consultivo in materia di nutrizione.

Le misure sono state favorevolmente accolte dalle organizzazioni e dagli esperti in campo sanitario, anche se alcuni sono stati delusi dal fatto che i ministri non si siano ancora impegnati ad intervenire sugli spot televisivi, mentre le aziende leader del settore hanno espresso "profonda inquietudine" di fronte alla prospettiva di una regolamentazione in tal senso da parte del governo.

Tim Rycroft, direttore degli affari aziendali presso la Food and Drink Federation, ha dichiarato: "Il governo ha presentato proposte incentrate sull'ulteriore regolamentazione del settore. Benché l'impegno su queste misure sia il benvenuto, ci sarà una profonda inquietudine nel settore della produzione di alimenti e bevande oggi. La pubblicità e le promozioni sono alla base del mercato sano, vivace e innovativo".