Cozze: consumarle potrebbe costituire un rischio, in Italia ed in tutta Europa. La segnalazione arriva da una fonte autorevole. È, infatti, il Sistema Rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi, comunemente definito Rasff) ad allertare i cittadini europei che esistono delle preoccupazioni relative all'assunzione di alcuni cibi. In particolare, relativamente al territorio italiano, è stata individuata una criticità che riguarda le cozze. Nel mollusco, in particolare in dei lotti refrigerati in Italia, sarebbe stata individuata una quantità elevata del batterio Escherichia coli.

Riferimento di questa situazione la si trova all'interno dell'informativa del Rasff catalogata come quella della settimana 37 del 2018.

Ritiro cautelare in atto

Da quello che, fino al momento, è emerso non è possibile individuare quali siano i lotti precisi di cozze che esporrebbero i consumatori al rischio dell'Escherichia coli. Quello che si sa è che, in supermercati e pescherie, esiste il rischio di imbattersi in molluschi da consumare e che abbiano un livello di contaminazione nettamente superiore a quelli che sarebbero i limiti consentiti. Il rischio sul suolo italiano risulterebbe essere omogeneo da Nord a Sud, senza zone dove l'allarme sarebbe più "rosso". Da qualche giorno è stato avviato un ritiro cautelare, affinché si possa evitare che i cittadini possano inavvertitamente trovarsi a mangiare un alimento che rischia di diventare dannoso per l'organismo umano.

Escherichia coli: batterio in alcuni casi dannoso per l'uomo

Il rischio, in questi casi, è che quando l'alimento non rientra all'interno di una filiera "legale" è che possa essere venduto nonostante gli avvisi. Pertanto è il presidente dello Sportello dei diritti Giovanni D'Agata a mettere i consumatori in guardia dal farlo.

L'Escherichia coli è un batterio che, se assimilato in maniera considerevole, può mettere a serio rischio l'apparato digerente delle persone. Soprattutto alcune particolari specie non compatibili con quelli "simili" presenti all'interno della flora intestinale, sono in grado di generare un meccanismo di risposta che conduce a fenomeni fastidiosi come vomito, diarrea e crampi addominali.

La raccomandazione per evitare di incorrere in fastidi di questo tipo è di consumare cibo che sia sempre sicuro. Le cozze, in questo caso, sarebbe opportuno evitare di consumarle finché l'allarme non sarà rientrato.