L'Hdl, il colesterolo cosiddetto 'buono', aiuterebbe anche a contenere la glicemia entro valori di guardia. La scoperta si deve a una ricerca italiana che è stata presentata al congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). In particolare questo studio ha messo in evidenza alcune proprietà del colesterolo Hdl che risultavano ancora sconosciute. In effetti, il colesterolo buono non solo ha una funzione preventiva per quanto riguarda la formazione delle placche aterosclerotiche, ma potrebbe anche controllare la glicemia.

Colesterolo Hdl e glicemia

Il meccanismo attraverso cui questo tipo di colesterolo potrebbe tenere sotto controllo la glicemia è il seguente. Da un lato l'Hdl stimola le cellule beta a produrre insulina, dall'altra invece tiene sotto controllo la secrezione del glucagone, l'ormone che aumenta la glicemia. In effetti il glucagone ha un valore molto elevato nei soggetti che presentano diabete o che comunque sono in una condizione di pre-diabete. Il professor Giorgi Sesti presso l'università Magna Graecia di Catanzaro, ha preso in esame un campione di 130 soggetti non diabetici. Lo studio ha evidenziato una correlazione tra i livelli del colesterolo Hdl e il glucagone. Il professor Sesti spiega che i risultati di questo studio dimostrano per la prima volta che il colesterolo Hdl possa avere un ruolo nel ridurre la secrezione di glucagone.

Pertanto, continua Sesti, questa ricerca apre nuove prospettive di cura sia per quanto riguarda il diabete di tipo 1 che nel tipo 2, in quanto l'innalzamento dei livelli di glucagone è stato riscontrato in entrambe le forme di diabete. Le nuove strategie terapeutiche aumentando i livelli di circolazione del colesterolo Hdl potrebbero quindi rivelarsi utili nel controllo metabolico dei soggetti con diabete.

Glucagone: ormone iperglicemizzante

Il glucagone è un ormone che ha un effetto iperglicemizzante antagonista dell'insulina. Viene secreto dal pancreas. A seguito della somministrazione di glucagone si riscontrano due effetti: la diminuzione del glicogeno epatico e l'aumento della glicemia. Si utilizza in caso di grave crisi ipoglicemica determinata dalla somministrazione di farmaci ipoglicemizzanti.

Il glucagone viene iniettato per via sottocutanea, endovenosa o intramuscolare. Molto rari gli effetti collaterali.

Colesterolo Hdl non sempre è buono

Stando ai risultati di uno studio americano che è stato presentato al Congresso della Società europea di Cardiologia non sempre il colesterolo Hdl andrebbe ritenuto "buono". In particolare lo studio ha preso in considerazione un campione di quasi 6000 pazienti, la maggior parte dei quali presentava una cardiopatia pregressa. La ricerca ha analizzato la realzione tra i livelli di colesterolo Hdl e il rischio di infarto e di morte improvvisa. Dallo studio è emerso un dato piuttosto significativo: nel caso in cui la concentrazione del colesterolo Hdl sia oltre i 60 miligrammi per decilitro di sangue, il rischio di attacco al cuore o di decesso improvviso per cause cardiovascolari risulta doppio rispetto a valori Hdl più bassi compresi tra 41 e 60.

Insomma stando ai risultati di questa ricerca non sempre il colesterolo Hdl può considerarsi salutare per cuore arterie, ma anzi secondo uno degli autori della ricerca, livelli elevati di questo tipo di colesterolo potrebbero indicare una disfunzione.