Nuovo rischio di contaminazione del batterio salmonella: questa volta riguarda alcuni lotti di uova infette prodotte da galline ad allevamento a terra della nota Azienda Agricola Bosi Luigi. Il ministero della Salute ha emesso un richiamo consultabile sul suo stesso sito internet, sconsigliando vivamente di assumerle per salvaguardare la salute dei consumatori.

La salmonella stavolta attacca le uova

Fra gli ultimi avvisi del ministero della Salute appare un richiamo che riguarda le uova di galline allevate a terra della nota azienda agricola Bosi Luigi.

Sembra che il rischio microbiologico da salmonella enteritidis riguardi principalmente tre lotti di queste uova fresche. Per informarsi su quali siano i lotti esatti sui quali è stato effettuato il richiamo, è bene sapere che le uova contaminate già in commercio e molte già vendute sono confezionate in pacchetti da sei unità, con il marchio di identificazione "IT X8HOM CE" e le date di scadenza fissate per 31/10/2018, 01/11/2018 e 02/11/2018. Il consiglio è quello di non consumare le uova e di riportarle immediatamente nel negozio in cui sono state acquistate: riceverete un rimborso per la spesa non andata a buon fine.

Tre casi di contaminazione solo ad ottobre

Dall'inizio di questo mese ci sono stati ben tre casi di rischio salmonella negli alimenti.

Uno ha riguardato del pesce spada affumicato a marchio Bernardini Gastone, mentre l'altro delle salsicce della Macelleria Partenzi. Un problema che potrebbe segnare indelebilmente alcune aziende italiane, mettendo a repentaglio la loro credibilità e dunque le loro entrate.

Come riconoscerla e cosa fare per evitarla

La salmonella è un batterio pericoloso per l'uomo che viene contratto tramite ingestione di cibo infetto.

Una sua estesa diffusione nell'organismo provoca una malattia denominata salmonellosi, che dà luogo ad intossicazioni e ad altre problematiche più o meno gravi a carico dell'apparato digerente, uno dei più delicati del corpo. Spesso questo tipo di infezione è causato da una cottura che potrebbe essere poco adeguata al prodotto interessato, specialmente in riferimento ad alimenti di origine animale (prevalentemente uova, pesce crudo, carne cruda e latte non pastorizzato, ma anche frutta e verdura se non lavate con cura). Una corretta e sana cottura di questi cibi, infatti, non solo aiuta l'intestino a digerirli meglio, ma anche a proteggerlo da eventuali attacchi batterici.