Mirosa Magnotti è un'ex giocatrice di pallacanestro e per anni ha dovuto combattere contro un Cancro all'ovaio in stadio avanzato. La donna ha subito un intervento ed ha effettuato 22 chemioterapie, oltre ad una recidiva. Ancora oggi continua a combattere ed è presidente dell'associazione Acto Campania.

Mirosa ha perso la madre per un carcinoma al seno

Mirosa è una donna forte è ha voluto raccontare tramite le pagine di Repubblica la sua battaglia contro quel terribile male, chiamato cancro. "Non sai mai quanto sei forte ed essere forti è l'unica scelta possibile, che mi ha permesso di resistere e lottare con tanta voglia di vincere".

Inizia così il racconto toccante dell'ex giocatrice di pallacanestro Mirosa Magnotti, che grazie al marito ginecologo ha iniziato a fare prevenzione, anche se alla fine non è riuscita a sfuggire al tumore.

Ha perso la madre per un carcinoma al seno e grazie al lavoro del marito ha iniziato a fare esami dettagliati, nonostante l'assenza di sintomi preoccupanti. Fino al 2016, quando un dolore all'ovaio inizia a farla preoccupare, tanto che la donna si sottopone ad un'ecografia che conferma le sue paure e i suoi sospetti. "Si susseguono l'intervento e ben 22 chemioterapie, con le sofferenze fisiche e psicologiche che sono sempre più forti". La prima fase della chemioterapia, ha raccontato, sarebbe stata molto aggressiva, mentre la seconda fase più leggera e le ha permesso di iniziare a stare meglio, sia fisicamente che mentalmente.

Finita la seconda fase di cure arriva un periodo di serenità, tanto che anche i capelli le stavano ricrescendo abbastanza in fretta. Purtroppo la serenità dura solo sei mesi e arriva una recidiva non operabile, che si è sviluppata in pochissimo tempo. Questa situazione la riporta alla battaglia contro il cancro e a sopportare nuovamente la chemioterapia, che ancora oggi sta continuando per sconfiggere il male.

Mirosa continua a lottare e impegna le sue giornata al meglio

Mirosa non si è mai data per vinta e sta continuando imperterrita la sua battaglia nonostante niente sia più come prima. La donna ha raccontato che durante le pause dalle cure si veste in modo normale e si trucca, senza privarsi delle cose a cui tiene da sempre. Le sue priorità e i suoi affetti sono ormai cambiati e per sua scelta si tiene ben strette le persone che l'hanno aiutata a rialzarsi quando stava per cadere a terra, col rischio di non rialzarsi.

Le persone che invece non l'hanno aiutata nei momenti poco felici non fanno più parte della sua vita, visto e considerato che è stata lei stessa a sottolineare come fosse giusto allontanare chi non l'ha aiutata quando stava per cadere, pensando ad altro e voltandosi dall'altro lato.