Farmaci a base di ranitidina sotto accusa. L'AIFA ha disposto il blocco e il relativo divieto dell’uso di una serie di farmaci normalmente usati per combattere e prevenire l’acidità di stomaco. Nel suo comunicato l’Agenzia italiana del farmaco ha sottolineato che simili provvedimenti sono stati adottati negli altri Paesi dell’Unione Europea ma anche in paesi extraeuropei. Sarebbe in corso di valutazione da parte dell’Ema (Agenzia Europea per i medicinali) in concomitanza con altre autorità del settore, le indagini e le analisi approfondite per valutare il livello di tossicità rilevata nei prodotti a base di questo principio attivo e per questo ritenuti potenzialmente pericolosi.

I farmaci a base di ranitidina posti a divieto dall’Aifa

Alla base delle motivazioni che hanno determinato il ritiro di molti farmaci antiacido e in particolare di quelli a base di ranitidina c'è la presenza di una sostanza appartenente alla classe delle nitrosammine denominata NDMA (N-nitrosodimetilammina) e non rilevate idonee. In un primo momento erano stati interessati al ritiro circa 195 farmaci a base di ranitidina prodotti, in particolare, dalla ditta indiana Saraca Laboratories, per la presenza di impurità potenzialmente cancerogene. L’Aifa ora ha ritenuto opportuno estendere il divieto di utilizzo di 516 lotti di farmaci contenenti questa sostanza. Il blocco, sottolineano gli organi competenti, è disposto a scopo precauzionale in attesa che vengano sottoposti i medicinali ad ulteriori controlli ed opportune analisi.

In particolare si tratta dei lotti di Buscopan Antiacido formulate in compresse effervescenti in confezione da 75 milligrammi contrassegnate dal codice che vanno dal 181379 al 181383 con scadenza prevista per il primo maggio 2021, il lotto 744552 con scadenza sulla confezione segnalata per il primo febbraio 2020, i lotti 162521 e 162522 con scadenza prevista per il trenta settembre 2019 e infine i lotti dal 170935 al 170939 con scadenza prevista per il primo aprile del 2020.

É stato inoltre disposto il divieto anche per lo Zantac in diverse formulazioni e in particolare le compresse, le compresse in forma effervescente, lo sciroppo ed infine le fiale. Un altro farmaco sottoposto al ritiro, insieme a molti altri presenti nell’elenco completo sottoscritto dall’Aifa, risulta anche Ranidil sotto forma di compresse, compresse effervescenti, sciroppo e fiale.

Il consigli per i consumatori di questi farmaci

L’Aifa ha comunicato che tutti coloro che risultano in trattamento con un farmaco a base di ranitidina, sono pregati di non sospendere la terapia autonomamente, ma di consultare preventivamente e il prima possibile il proprio medico di famiglia o lo specialista. Sarà importante stabilire con lui un possibile trattamento alternativo da sostituire alla ranitidina che attualmente risulta sotto osservazione da parte delle autorità.