Continuano a crescere i contagi da coronavirus in Cina, in quella che sembra essere un'ascesa che non ha intenzione di fermarsi. Nell'ultimo giorno sono stati registrati 4.633 casi e 121 sono stati i decessi. Il bilancio complessivo, al momento, parla di 1.383 persone scomparse. I casi totali nel mondo a oggi sono 64.437 di cui ben 63.855 in Cina. In questi giorni, in Cina sono stati cambiati i criteri per diagnosticare la presenza della malattia. Vengono compresi tra i casi di contagio le polmoniti. Da registrare anche che purtroppo 6 membri del personale sanitario cinese sono morti per il coronavirus.

Torna a casa da Wuhan lo studente Niccolò

All'alba di questa mattina è decollato dalla Cina il volo speciale che riporta a casa in Italia, Niccolò, lo studente di Grado che per due volte non era stato fatto partire da Wuhan. Si ricorderà che il ragazzo era febbricitante. Una decisione che ha suscitato anche diverse polemiche. Ora comunque il ragazzo sta finalmente per fare ritorno nel nostro Paese.

Si sta concludendo nel frattempo un'altra vicenda che ha lasciato in sospeso moltissime persone. I turisti sulla nave da crociera Mv Westerdam - che non era stata fatta attraccare in diversi porti per la paura del virus - stanno sbarcando in Cambogia. Ad accoglierli c'è anche il premier. Le 2.257 persone a bordo avrebbero dovuto dovuto fare un tour di 14 giorni nel mese di febbraio toccando diversi Paesi asiatici.

Ma la nave è stata respinta più volte e non da un solo Paese per paura della presenza a bordo di persone infette da coronavirus. Tra i Paesi che hanno respinto la nave ci sono Tailandia, Taiwan, Filippine, Giappone e Guam. Alla fine è arrivato il sì della Cambogia.

Gli Stati Uniti intenzionati ad aiutare la Corea del Nord per fermare il contagio

Gli incontri tra il presidente statunitense Donald Trump e il dittatore nord coreano Kim Jong-un hanno caratterizzato questi anni. E in questo clima di apparente distensione tra i due Paesi e con un nemico comune come il coronavirus da combattere c'è da registrare l'apertura americana per fronteggiare l'emergenza.

Una portavoce del Dipartimento di Stato statunitense ha detto che gli Stati Uniti desiderano impegnarsi al fine di evitare che il virus si diffonda in Corea del Nord, Paese che si caratterizza per forti vulnerabilità. Ovviamente i responsabili della Corea del Nord non hanno diffuso nessun dato sul coronavirus. Da fonti legate ai tour operator sembra però che sia stato vietato a tutti i gruppi stranieri, quasi tutti provenienti dalla Cina, di recarsi in Corea del Nord. La notizia di una presunta esecuzione circolata ieri su alcune testate, come Newnotizie che cita a sua volta il Daily Star, ma non confermata invece è che Kim Jong-un potrebbe aver applicato la legge marziale: un funzionario, stando alle voci trapelate, sarebbe stato giustiziato in quanto non avrebbe rispettato la quarantena recandosi in un bagno pubblico. La voce, però, non ha fonti certe al momento.