In seguito all'emergenza Coronavirus e la conseguente sospensione delle attività didattiche fino al 3 aprile che potrebbero essere prorogate a dopo le vacanze pasquali, il deputato di Forza Italia Dario Bond ha lanciato alla ministra della pubblica istruzione Azzolina l'ipotesi di allungare a tutto il mese di giugno i giorni di lezione.

Bond, ipotesi allungamento anno scolastico

Secondo quanto dichiarato dal deputato di Forza Italia, come è stato riferito dall'Ansa, l'ipotesi di un provvedimento di allungare l'anno scolastico fino alla fine di giugno, con il potenziamento delle lezioni mediante rientro nelle ore pomeridiane nei mesi di maggio e giugno, migliorerebbe la Scuola italiana.

Bond lancia, quindi, al ministro Azzolina l'idea di prolungare l'anno scolastico da subito per recuperare il programma interrotto per i giorni di sospensione a causa dell'emergenza coronavirus. Nei mesi di maggio e giugno il rientro pomeridiano sarebbe opportuno per un rafforzamento in quanto, secondo il deputato, l'Italia non può permettere che i propri giovani abbiano un grado di istruzione inferiore a quelli degli altri paesi europei.

Salvini, lezioni sino a fine giugno

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, il 25 febbraio scorso in previsione di una sospensione delle attività didattiche, ipotizzò l'allungamento del periodo scolastico almeno sino alla fine di giugno sia per salvaguardare il programma interrotto dall'emergenza sanitaria per coronavirus sia per aiutare i genitori che lavorano sui quali grava il carico di dover provvedere alle baby sitter per affidare i figli rimasti a casa a causa delle scuole chiuse per il coronavirus.

Azzolina, non necessario posticipare fine lezioni

Le proposte degli esponenti politici di Forza Italia e Lega di allungare i giorni di attività didattica non trova d'accordo il ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina che non ha confermato l'idea, anzi si dichiara contraria affermando che non esiste alcun pericolo che gli studenti perdano l'anno scolastico e per questo non vede la necessità di posticipare la fine delle lezioni a tutto il mese di giugno.

Inoltre, è stata attivata una task force che garantisce la didattica a distanza. Gli insegnanti non sono in vacanza ma stanno portando avanti il programma da casa online e quindi le famiglie, studenti e personale scolastico possono stare tranquilli; l'articolo 32 del decreto legge del 2 marzo stabilisce che sarà ritenuto valido per coloro che, a causa delle misure di contenimento attuate per l'emergenza coronavirus, non potranno raggiungere il minimo di 200 giorni di lezione.