La consueta conferenza stampa delle ore 18.00, presieduta dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e dal Direttore Vicario OMS Ranieri Guerra, ha confermato il trend positivo degli ultimi giorni.

La lotta al Coronavirus è ancora lunga ma, dopo settimane difficili con numeri esclusivamente negativi, sembra di intravedere una piccola luce in fondo al tunnel. Anche se sono ancora troppe le persone che sono decedute.

Covid-19, i numeri dell'8 Aprile

La giornata odierna registra il numero più alto di tamponi effettuati, ben 51.680, di gran lunga superiore alle settimane passate.

Nelle ultime settimane erano sempre stati tra i 20.000 e i 40.000. Di questi, i tamponi risultati positivi sono 3.836, pari a circa il 7,5% dei controlli effettuati. Più di ieri ma, contando il numero decisamente più elevato di controlli, è un dato che può essere letto in maniera positiva.

Purtroppo, i numeri di oggi parlano anche di altre 542 persone decedute. Si tratta di un numero ancora alto ma in diminuzione rispetto agli ultimi giorni. Il dato positivo più importante, invece, è quello relativo ai ricoverati in terapia intensiva che diminuiscono per il quinto giorno consecutivo.

Ci sono 1195 perone positive in più rispetto a ieri, ma è in costante aumento anche il numero dei guariti, che oggi sono stati 2099, quasi il doppio.

Covid-19, vietato abbassare la guardia

Durante la conferenza stampa, Ranieri Guerra ha risposto a chi chiedeva delucidazioni sulla possibile riapertura delle fabbriche, spiegando che al momento sono necessari maggiori approfondimenti, per poi poter pensare a una riapertura graduale.

Il Direttore Vicario OMS, così come il Capo della Protezione Civile Borrelli, hanno ribadito la necessità di non abbassare la guardia e che, un rilassamento generale, potrebbe portare ad un'immediato cambio di tendenza e ad un netto peggioramento della situazione attuale.

Guerra non ha utilizzato giri di parole: "Siamo ancora vulnerabili e arriviamo da una forte esposizione al virus. Siamo ad un passo dal vedere una prospettiva di vittoria ma è il momento di serrare le file, abbiamo fatto grandi sacrifici e non è ancora arrivato il momento in cui possiamo permetterci di rilassarci".

Covid-19, i dati sulla terapia intensiva

I dati più confortanti arrivano dai ricoverati in terapia intensiva che sono in costante diminuzione. Ad oggi, sono 3193 e 99 in meno rispetto a ieri. Un trend in costante miglioramento, che permette agli ospedali di iniziare a respirare un po', dopo un mese di marzo davvero complicato che ha visto diverse strutture vicine al collasso.

In leggero ma continuo calo, anche il numero dei decessi : lunedì 636, ieri 604 e oggi 542. Le settimane trascorse in casa iniziano a dare i loro frutti e il peggio si spera possa essere alle spalle. La battaglia si prospetta lunga e difficile ma l'impressione è che la Fase 2 sia sempre più vicina.