20 persone recuperano la vista grazie ad una ricerca condotta da un gruppo di scienziati della Università di Linkoping, in Svezia. Il metodo usato è ancora sperimentale, e rientra nei tentativi di sostituire i trapianti di organi umani. Tra i partecipanti, 14 erano completamente ciechi e gli altri ipovedenti. I ricercatori hanno ricavato da tessuti suini il collagene, una proteina assai diffusa nell'organismo di tutti i mammiferi e presente in vari tessuti ed organi. Il collagene derivato dai suini è stato purificato ed opportunamente lavorato con specifiche tecniche di bioingegneria.
Ne è risultata una cornea artificiale, che è stata trapiantata nei pazienti arruolati nello studio. I risultati della ricerca svedese sono stati pubblicati sulla rivista "Nature Biotechnology".
La cornea e le sue malattie
La cornea è una parte fondamentale dell'occhio umano, una specie di lente trasparente essenziale per la corretta visione. La sua forma, la sua curvatura e la sua trasparenza possono essere alterate da diverse patologie, causando importanti problemi di vista. Il trapianto di cornea è finora la soluzione maggiormente praticata, e si calcola che circa 12 milioni di persone al mondo siano in attesa di un trapianto di cornea. Tuttavia, tale soluzione si scontra con notevoli problemi, in primis la carenza di donatori.
L'evoluzione delle tecniche
Nel corso degli anni, le metodiche si sono evolute e la tecnica relativa ai trapianti di cornea è notevolmente cambiata. Alla ricerca sui trapianti si è poi affiancata quella sulle cellule staminali, ricavabili da diversi tessuti e molto promettente. Negli ultimi tempi ci si è rivolti verso la produzione di organi artificiali, biocompatibili, di facile produzione e conservazione.
Il team svedese ha messo a punto un materiale facile da reperire e da impiantare ed economicamente sostenibile. Inoltre, sono già disponibili tecniche di lavorazione per i tessuti di derivazione suina.
Le prospettive
Il gruppo svedese ha seguito per diverso tempo le persone partecipanti alla ricerca. La notizia che 20 persone recuperano la vista tramite questo tipo di impianto è stata diffusa dopo aver avuto la certezza di risultati validi dal punto di vista clinico.
Tutti hanno migliorato la vista e non vi sono state complicazioni nello stato di salute. Per ora siamo ancora a livello di test ed i pazienti erano tutti volontari, ma certamente la ricerca apre speranze per coloro che soffrono di degenerazioni corneali. Infine, da notare il fatto che, a differenza di quanto avviene nei trapianti tradizionali, la cornea del paziente non viene rimossa. Il tessuto creato viene inserito nella cornea naturale del paziente, che dovrà comunque sottoporsi ad un ciclo di farmaci immunosoppressivi.