Diminuzione dell'udito: aumentano i casi anche nei giovani
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha proposto che la cura dell'udito sia inclusa nelle terapie primarie. Questo dopo gli ultimi dati emersi sulla diminuzione dell'udito nella popolazione mondiale, in ogni fascia di età.
Dati alla mano, il 5percento della popolazione risente di una perdita dell'udito e il numero è destinato a crescere. I dati raccolti riguardano tutte le fasce d'età e non solo la popolazione anziana, come si potrebbe immaginare.
Solo nella popolazione italiana, i problemi relativi alla diminuzione dell'udito interessano 7 milioni di persone. Purtroppo, spesso i primi sintomi sono sottovalutati sia dal paziente che dai suoi stessi famigliari.
Nella popolazione anziana, la perdita dell'udito è legata principalmente a cause vascolari o all'invecchiamento. Il fatto di non riuscire a partecipare al meglio alla vita famigliare può determinare nell'anziano depressione e ritiro.
Per quanto riguarda i bambini, è di fondamentale importanza affidarsi a puntuali screening neonatali. La fascia dei giovani pare invece riscontrare problemi d'udito conseguenti all'esposizione di rumore eccessivo. L'OMS ha ricordato quanto sia importante la prevenzione e il rivolgersi a un esperto ai primi sintomi.