La 68^ edizione della Vuelta di Spagna, la terza corsa a tappe di ciclismo su strada per importanza e prestigio dopo il Tour de France e il Giro d'Italia, prenderà il via sabato 24 agosto da Vilanova de Arousa con una cronometro a squadre di 27 Km. e si concluderà dopo 21 tappe a Madrid, sabato 15 settembre.

Il percorso della Vuelta, come di tradizione, prevede un'altimetria importante, con pendenze paragonabili, se non addirittura superiori, a quelle del Giro d'Italia. Il primo arrivo in quota è previsto già alla seconda tappa, quando si arriverà a Baiona, fin da subito i principali contendenti al titolo si dovranno mostrare pronti per non perdere secondi preziosi in classifica.

D'altro canto anche se uno dei big che punta alla vittoria finale dovesse perdere qualcosa al primo arrivo in salita, avrà modo di rifarsi nel corso delle altre tappe, che prevedono ben 6 arrivi in quota.

Tra i favoriti, l'etichetta di numero uno spetta al nostro Vincenzo Nibali, già dominatore del Giro d'Italia 2013. Il siciliano ha scelto di non correre il Tour de France per puntare ad una seconda parte di stagione altrettanto ricca di soddisfazioni che la prima. La Vuelta di Spagna cade a pennello e il percorso si addice molto alle caratteristiche di Nibali.

Tra i principali avversari di Nibali troviamo sicuramente tutti gli spagnoli, che nella corsa di casa vogliono fare bene. In primis Samuel Sanchez della Euskaltel Euskadi, team interamente composti da atleti spagnoli, in secundis Joaquim Rodriguez del Team Katusha, ma anche Alejandro Valverde della Movistar, che soprattutto nelle tappe con gli arrivi in salita venderanno cara la pelle.

Altri grandi avversari di Nibali saranno i compatrioti Michele Scarponi e Ivan Basso. Il leader della Lampre vuole fare molto bene e s'è autocandidato alla vittoria finale, mentre Ivan Basso è sicuro di tornare a essere protagonista e ha promesso spettacolo negli arrivi in salita.

Infine, tra gli avversari di Nibali, non possiamo non citare i colombiani Carlos Alberto Betancur dell'AG2R, che ha fatto molto bene al Giro d'Italia, e soprattutto Rigoberto Uran Uran del Team Sky, che qui si presenta in veste di unico capitano della squadra.

Come sempre sarà la strada a darci le risposte giuste, se le gambe girano i corridori faranno meno fatica ad affrontare le terribili pendenze previste dal percorso della Vuelta, la speranza di tutti gli sportivi che amano il ciclismo è che non si registri nessun caso di doping che alteri l'andamento della corsa.