L’Italia torna a sorridere nelle classiche. Archiviata la deludente campagna del pavè l’arrivo delle Ardenne prometteva maggiori chance e subito è stato centrato il bersaglio grosso. Enrico Gasparotto ha conquistato per la seconda volta l’Amstel Gold Race, attaccando nell’ultimo passaggio sul Cauberg e trovando l’aiuto del sorprendente danese Valgren. Bel terzo posto per Colbrelli con anche Ulissi e Visconti nella top ten.
Il flop di Kwiatkowski e Gilbert
L’Amstel Gold Race si è corsa in una giornata che ha riservato un’alternanza di sole e pioggia.
Sui continui saliscendi della classica olandese sono stati in 11 a cercare l’avventura da lontano: Matteo Bono (Lampre-Merida),Laurent Didier(Trek-Segafredo),Laurens de Vreese(Astana),Matteo Montaguti(AG2R La Mondiale), Kévin Réza(FDJ),Larry Warbasse(IAM Cycling),Alex Howes(Cannondale),Tom Devriendt(Wanty-Groupe Gobert),Fabien Grellier(Direct Energie),Josef Cerny(CCC Sprandi Polkowice) eGiacomo Berlato(Nippo-Vini Fantini).
La Sky ha guidato per quasi tutto il giorno il gruppo, una tattica che poi si è rivelata inutile. Quando la corsa ha cominciato a salire d’intensità, con i passaggi sui muri del Keutenberg e il penultimo transito sul Cauberg, il gruppo si è ridotto ad una cinquantina di corridori ed anche nomi importanti sono rimasti tagliati fuori.
Primo fra tutti Gilbert (BMC), di cui si immaginavano già le precarie condizioni psicofisiche. Assolutamente imprevedibile è stato il flop di Kwiatkowski (Sky), che sul Cauberg si è piantato miseramente finendo per essere sfilato dal gruppo.
La determinazione di Gasparotto
Dopo il transito sul Cauberg, ad una ventina di km dall’arrivo, con Battaglin (Lotto Jumbo) e Jungels (Etixx Quickstep) che hanno cercato senza fortuna un attacco, la fuga iniziale è andata spegnendosi.
Gli ultimi corridori ancora al comando, tra cui Bono e Montaguti, si sono dovuti arrendere, con la Orica di Matthews che ha preso decisamente in mano la situazione.
Sulla penultima cote di giornata è stato Kreuziger (Tinkoff) ad aprire le ostilità. Ma a fare la differenza ci ha pensato un attacco sontuoso di Tim Wellens (Lotto Soudal).
Il giovane belga ha guadagnato una ventina di secondi assaporando l’impresa, ma quasi in cima al Cauberg, ormai ad un paio di km dall’arrivo, ha dovuto arrendersi. Gasparotto (Wanty) ha preso l’iniziativa e Bakelants (AG2R) non è riuscito a tenere il passo del friulano. A sorpresa si è inserito invece il giovane danese Valgren (Tinkoff), che poi si è di fatto accontentato del secondo posto scortando Gasparotto fino ai 200 metri finali. L’italiano, dopo una corsa di grande determinazione e concentrazione, tutta nelle primissime posizioni, è andato a cogliere il successo con le mani al cielo in ricordo del compagno Antoine Demoitiè, scomparso alla Gand Wevelgem. E la corsa si è colorata d’azzuro anche grazie a Sonny Colbrelli (Bardiani), che ha vinto la volata per il terzo posto su Coquard, Matthews, Alaphilippe, Ulissi e Visconti.