Domani sabato 9 luglio si corre l'ottava tappa del Tour de France 2016. Di seguito il percorso e l'altimetria dellaPau-Bagneres de Luchon. Dopo le prime sei tappe, la classifica generale vede al comando il belga Van Avermaet, della Bmc. Staccati di cinque minuti tutti i migliori. Froome, Quintana e Aru hanno un ritardo di 5'17" sulla maglia gialla. In leggero vantaggio Valverde, che è a 5'13". Intanto ieri altra vittoria per Cavendish. È tris per il ciclista britannico, tornato il velocista più forte del gruppo dopo alcuni anni di assenza. Battuto ancora una volta il tedesco Kittel.

Pau-Bagneres de Luchon

L'ottava tappa del Tour de France 2016 di domani 9 luglio prevede la partenza da Pau e l'arrivo a Bagneres-de-Luchon. Il percorso misura in totale 184 km. Il gruppo dovrà ancora una volta affrontare i Pirenei. Quello di domani sarà un vero e proprio tappone. La prima salita che i ciclisti dovranno scalare sarà il mitico Col du Tourmalet (2.115 m di quota), un gran premio di montagna HC (hors-categorie), letteralmente fuori categoria.

Dopo il Tourmalet, discesa fino a Sainte-Marie de Campan. Da qui la strada tornerà a salire, con il gruppo che scalerà l'Hourquette d'Ancizan, gran premio della montagna di seconda categoria. La terza salita di giornata sarà ilCol de Val Louron-Azet, gpm di prima categoria.

Non è finita qui, perché l'ultima salita sarà il temibileCol de Peyresourde. Quando i corridori saranno in vetta, mancheranno all'arrivo ancora 16 km, quasi tutti in discesa.

La salita del Tourmalet misura 19 km ed ha una pendenza media del 7,4 per cento. L'Azet, terza montagna di giornata, è lungo 11 km ed ha pendenze tra il 9 e 7 per cento. L'ultima, il Peyresourde, misura 8 km, con la pendenza quasi sempre all'8 per cento. Per forza di cose i grandi della classifica dovranno in qualche modo far sentire la loro presenza. Difficilmente il belga Van Avermaet conserverà la maglia gialla, simbolo del primato. Occhi puntati su Froome e Quintana, ma anche il nostro Fabio Aru è tra i favoriti.

Dovrà iniziare ad inventarsi qualcosa Alberto Contador.

Sempre se avrà le gambe giuste. Due giorni fa il campione spagnolo ha perso altri 33 secondi, che vanno ad aggiungersi ai 48 secondi di ritardo accumulati nei primi giorni del Tour, complici due cadute che hanno minato il fisico del ciclista della Tinkoff. Anche la squadra non sembra essere così forte come quella di un Froome o di un Quintana. Dalla sua Contador ha però da una parte l'esperienza, che nessuno può vantare di avere quest'anno in Francia, dall'altra uno sconfinato orgoglio. Saranno sufficienti oppure no?