Le stelle non mancano alla Vuelta Espana 2016 che scatterà domani, sabato 20 agosto con una cronosquadre. Froome, Contador e Quintana guidano il gruppo dei favoriti alla vittoria finale, dove possono inserirsi anche molti outsider a partire da Chaves e Kruijswijk, due dei grandi protagonisti del Giro d’Italia. In assenza del campione in carica Fabio Aru, l’organizzazione ha però deciso di assegnare il numero uno a Alejandro Valverde, un omaggio ad un corridore che alla Vuelta Espana ha già conquistato una vittoria ed altri cinque podi.

Vuelta Espana, attenzione agli outsider

Ci sono i grandi alla Vuelta Espana 2016, ma questo non significa che la corsa alla vittoria finale sarà ristretta a soli tre o quattro campioni. La Vuelta è l’ultimo dei tre grandi giri della stagione di Ciclismoe le condizioni in cui i corridori ci arrivano fanno spesso la differenza. Più volte abbiamo visto i campioni che arrivavano dal Tour de France non esprimersi al meglio sulle strade della Vuelta Espana. Viceversa chi ha impostato la stagione sul Giro d’Italia può arrivare a questo punto della stagione più fresco ed avere un chiaro vantaggio. Inoltre rispetto al Tour qui le squadre non sono nei loro schieramenti migliori e questo rende la corsa più aperta e imprevedibile.

Infine nessuno dei big prepara la Vuelta come un vero obiettivo della stagione: dopo Giro o Tour si va in Spagna e si scopre per strada quali sono i valori in campo e gli obiettivi raggiungibili.

Per questi motivi per Chris Froome potrebbe essere più difficile vincere la Vuelta rispetto al Tour, anche se il britannico è l’indiscusso numero uno delle corse a tappe al momento.

Ugualmente la partita non sarà aperta ai soli Contador e Quintana. Chi arriva dal Giro, come Esteban Chaves e Steven Kruijswijk, potrebbe avere un pizzico di brillantezza in più avendo goduto diuna fase di recupero più lunga rispetto a chi ha corso il Tour. Ma attenzione anche a tanti altri outsider, dal sempreverde Samuel Sanchez insieme a Van Garderen in casa BMC, al giovane colombiano Miguel Angel Lopez spalleggiato da Scarponi in Astana.

E poi Warren Barguil per la Giant, Talansky e il nostro Formolo per la Cannondale, l’altro Yates (Simon) nella Orica con Chaves, Igor Anton per la Dimension Data e Meintjes per la Lampre, senza dimenticare Valverde, che pur arrivando da Giro e Tour cercherà di lasciare un segno.

Per i colori azzurri ci sono più chance per qualche vittoria di tappa che per una top cinque in classifica finale. Brambilla, Moser e Felline ci proveranno nelle tappe miste, Bonifazio e Sbaragli sono tra i corridori più veloci nei pochi sprint in programma. E infine vedremo qualche grande nome a caccia di una tappa, su tutti Gilbert, ma anche Stybar e Terpstra.