Così come era accaduto al Giro d’Italia con le positività di Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni, anche al Tour de France le giornate di vigilia della partenza sono state turbate da un caso di Doping. Il portoghese Andrè Cardoso, uno dei compagni di Alberto Contador nella Trek Segafredo, è stato escluso dalla corsa dopo essere risultato positivo all’Epo in un controllo a sorpresa effettuato lo scorso 18 giugno. Cardoso sarà sostituito al Tour de France dal veterano Haimar Zubeldia. In attesa delle controanalisi il corridore portoghese ha affidato la sua difesa ad un messaggio sulla sua pagina Facebook, proclamando a gran voce la propria innocenza.

Trek, Cardoso positivo all’Epo

La notizia della positività del corridore portoghese Andrè Cardoso è arrivata nella serata di martedì 27 giugno, a due giorni dal primo atto ufficiale del Tour de France, la presentazione delle squadre di Dusseldorf. Il portoghese della Trek Segafredo sarebbe dovuto essere uno dei gregari di Alberto Contador, dopo aver accompagnato il fuoriclasse spagnolo già in molte delle corse della prima parte di stagione, dai Paesi Baschi al recente Giro del Delfinato. Cardoso era stato sottoposto ad un test antidoping a sorpresa lo scorso 18 giugno, presso la sua abitazione. Il controllo ha dato un risultato positivo all’Epo, che è stato notificato ieri, martedì 27, al corridore.

Cardoso è stato quindi estromesso dal Tour de France e la Trek Segafredo ha richiamato al suo posto lo spagnolo Haimar Zubeldia.

Cardoso: ‘Devastato’

Ancora a caldo Andrè Cardoso ha raccontato tutta la sua incredulità per questo risultato, dichiarandosi pulito. “Ero ansioso di fare del mio meglio per la squadra in questo Tour de France” ha scritto il corridore portoghese sulla sua pagina Facebook.

“Io credo nello sport pulito e mi sono sempre comportato in maniera pulita, anche se capisco che questa notizia mette una nuvola nera su di me, ma anche sul nostro sport, la squadra, i compagni e il personale” ha continuato Cardoso, che poi ha spiegato quanto questa notizia lo abbia turbato. “Sono devastato, non ho mai preso nessuna sostanza vietata.

Fin dall’inizio della carriera ho visto gli effetti terribili che il doping ha nel Ciclismo e non ne ho mai voluto fare parte. Ho sempre cercato di avere un’influenza costruttiva sui giovani e spero di non essere giudicato troppo in fretta” si è difeso il corridore portoghese.