MOSCA - Il Comitato Olimpico russo, oltre ad essere stato bandito dalle Olimpiadi invernali e a dover pagare 15 milioni di dollari, è stato accusato di aver compiuto quello che è stato definito dal CIO un "attacco senza precedenti all'integrità dello sport". Inoltre, il procedimento attuato per l'accusa di doping istituzionale, ha visto coinvolto l'attuale ministro dello sport, Vitaly Mutko, e il suo vice, Yuri Nagornykh, i quali sono stati radiati da qualsiasi partecipazione a tutte le future Olimpiadi.

Tuttavia, il presidente del CIO, Thomas Bach, ha concesso agli atleti russi di partecipare ai giochi ad una condizione.

Questi ultimi, infatti, non dovranno gareggiare sotto la bandiera e l'uniforme russa e nel caso in cui, un atleta vincesse un oro, l'inno olimpico non verrà suonato alla cerimonia di premiazione. In merito a questa decisione, Bach ha dichiarato: "Come atleta, mi sento molto dispiaciuto per coloro che, pur essendo puliti, hanno sofferto di questa manipolazione". Ciononostante, molti ritengono che il Comitato Internazionale Olimpionico non abbia punito abbastanza la Russia e che abbia nuovamente ridimensionato le sue responsabilità, proprio come accadde con le Olimpiadi di Rio.

Il ministero russo avrebbe manipolato l'intero sistema regolamentare e istituito il 'doping di stato'

Samuel Schmid, a capo di una commissione che si occupa del sistema antidoping in Russia, ha analizzato a fondo i potenziali gareggianti.

Il rapporto finale ha poi confermato il coinvolgimento del ministero sportivo, il quale, manipolando l'intero sistema regolamentare, avrebbe istituito un vero e proprio "doping di Stato". Secondo Valery Gazzayev, vice capo del comitato sportivo della Duma di Stato, date le enormi ripercussioni, la decisione del CIO è una "vera e propria provocazione politica". Oltre agli esempi già citati, anche altre autorità hanno ricevuto sanzioni considerevoli:

- Dmitry Chernyshenko, che ha contribuito a organizzare i Giochi di Sochi nel 2014, è stato sospeso dalla Commissione Olimpica per Pechino 2022.

- L'ex vice di Mutko, Yury Nagornykh, ha anche ricevuto una sospensione di vita. Il suo nome è apparso nei rapporti WADA, accusato di aver giocato un ruolo cruciale nel presunto programma di doping sponsorizzato dallo stato.

- Il presidente del Comitato Olimpico russo, Alexander Zhukov, è stato escluso dal Comitato internazionale.

- La holding televisiva e radiofonica russa, che comprende la televisione di stato russa Rossia-1 e Rossia-24, ha dichiarato che non trasmetterà i Giochi a febbraio.