L’immagine finale della carriera di Alberto Contador è quella dell’emozionante vittoria sull’Angliru e dell’omaggio commosso di tutta Madrid a conclusione della Vuelta Espana. Un addio da campione vero, rimasto impresso nella mente di tutti gli appassionati e consegnato alla storia del ciclismo. Da allora molte cose sono cambiate nella vita di Contador, a partire dalla nascita del suo primo figlio. L’ex corridore spagnolo ha parlato della sua nuova vita in una bella intervista concessa a Cyclingnews.
Mi mayor triunfo. ❤ My biggest triumph.❤ #Luca pic.twitter.com/l2gOmDZ9lq
— Alberto Contador (@albertocontador) 12 aprile 2018
Contador, il ritorno alle origini
Dopo aver abbandonato il ciclismo Contador ha lasciato la Svizzera, dove si era trasferito con la moglie da alcuni anni.
L’ex campione è voluto tornare a vivere in Spagna, nella sua città natale, Pinto, con la moglie, il figlio appena nato e il cane Tour.
“Qui la gente sa chi sono, vogliono avere delle foto con me, ma posso vivere in maniera normale. Le persone sono molto affettuose con me e cerco di godermela, se chiedono delle foto sono molto rispettosi. Fino ad un certo punto fa parte della tua carriera e a Madrid è praticamente la stessa cosa, sono fortunato” ha spiegato Contador, che negli ultimi anni aveva vissuto a Lugano.
“Riis mi aveva consigliato Lugano, lì potevo concentrarmi al 100% sulla mia carriera, non ero distratto costantemente da una cosa o dall’altra, che inevitabilmente è quello che accade quando sei a casa.
Ma io e mia moglie eravamo sicuri di voler tornare a Pinto. Sono fortunato per il modo in cui le persone mi trattano qui, poi anche la mia famiglia è qui” ha aggiunto l’ex fuoriclasse spagnolo.
La Fondazione e gli altri impegni
Contador ha raccontato di aver messo su qualche chilo rispetto al suo peso forma, e di concedersi tutto quello che gli era vietato quando correva. “Sono aumentato di sei chili e mezzo, ma soprattutto ho lavorato sulla parte superiore del corpo, ora posso farlo senza preoccuparmi del peso in più. Ora esco, mi posso godere una bella cena e uno o due bicchieri di vino. Anche quando sono in viaggio non devo preoccuparmi dell’aria condizionata dell’albergo, o se sto senza dormire per una giornata intera perché sto volando.
Sono passato dal dare il 100% al ciclismo a godermela al 100%” ha raccontato Contador, che ha ancora molti impegni a riempire le sue giornate.
L’ex campione è ambasciatore di Trek, sta collaborando con ASO, la Società del Tour de France per il progetto l’Etape du Tour con gare amatoriali che si svolgeranno in giro per il mondo, ed è commentatore tecnico per Eurosport. Ma l’impegno che sta più a cuore a Contador è quello con la sua Fondazione, e non solo per la squadra under 23 di cui è manager Ivan Basso. “Uno dei nostri impegni è sensibilizzare le persone a prevenire l’insorgere dell’ictus. È successo a me nel 2004 ed ora nella mia posizione posso aiutare molto in questo processo di sensibilizzazione” ha spiegato Contador.