Non accennano a placarsi le polemiche dopo l'assoluzione di Chris Froome, scagionato dalla Wada (l'agenzia mondiale antidoping) in seguito alla vicenda della sua positività al salbutamolo nel corso della Vuelta Espana 2017. Sono numerosi gli esperti del settore intervenuti per dire la loro sul caso che ha coinvolto il corridore del Team Sky. Tra questi c'è anche Robin Parisotto, medico sportivo australiano, che ai microfoni di 'Cyclingnews' ha messo in dubbio la decisione dell'Uci di far cadere le accuse contro il corridore britannico.

Ciclismo, Parisotto su Froome: 'Altro caso gestito male'

Parisotto è considerato uno dei massimi conoscitori in tema di antidoping. Nel 2000, infatti, lui e il suo team di ricercatori svilupparono il primo test contro l'Epo. Successivamente, il dottore australiano lavorò nell'ambito del programma relativo al passaporto biologico, una tecnica antidoping introdotta dalla Wada che consiste nella possibilità di tenere traccia, nel tempo, dei parametri ematici di un atleta.

Intervistato dal noto portale 'Cyclingnews', Parisotto si è detto molto confuso riguardo alla decisione di assolvere Chris Froome: "È difficile capire come un livello di salbutamolo così alto non possa costituire un AAF (Adverse Analytical Finding, ndr).

Il mio punto di vista sulla Wada - ha proseguito il medico sportivo australiano - è negativo, soprattutto dopo la cattiva gestione dello scandalo Iaaf. Quello di Froome è, probabilmente, un altro caso gestito male dall'agenzia mondiale antidoping. Sarebbe interessante leggere le motivazioni che hanno portato l'Uci e la Wada ad assumere questa decisione, perché dare giudizi senza di esse è un po' come tirare ad indovinare".

Secondo Parisotto, questo è uno di quei casi in cui sarebbe doveroso, anche in nome della trasparenza, rendere noto il rapporto che ha determinato il provvedimento. "Sul caso Froome ci sono molte domande aperte e questo rischia di minare la credibilità della Wada e dell'Uci - ha concluso l'australiano -. La mia personale opinione è che i dubbi resteranno, se non sarà data la possibilità a tutti di accedere a questo rapporto".

Chris Froome sarà al via del Tour de France

Grazie all'intervento dell'Uci, Chris Froome sarà regolarmente al via della Grande Boucle, che partirà sabato da Noirmoutier-en-Ile, sull'Oceano Atlantico. Il corridore britannico andrà a caccia della quinta affermazione (la quarta consecutiva) nella corsa ciclistica più importante al mondo. Il principale antagonista del capitano della Sky sarà il nostro Vincenzo Nibali, che ha svolto tutta la preparazione in funzione della corsa francese e che punta al bis dopo il successo conseguito nel 2014.