La breve tappa di Saint Lary Soulan, appena 65 km con tre grandi salite, sembra aver dato una gerarchia definitiva ai valori in campo di casa Sky. Geraint Thomas ha superato anche questo scoglio con sicurezza ed è sempre più vicino alla vittoria finale, mentre Chris Froome ha pagato negli ultimi chilometri staccandosi dal gruppetto dei migliori. Finalmente si è rivisto un bel Nairo Quintana: il colombiano della Movistar ha attaccato fin dall’inizio della salita conclusiva tornando a vincere una tappa del Tour de France dopo cinque anni.
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Tour de France, la partenza sfalsata non incide
Al via di questa tappa numero 17 del Tour de France c’era grande curiosità per vedere gli effetti della strana griglia di partenza in stile Formula Uno decisa dall’organizzazione. La maglia gialla Geraint Thomas si è sistemata in pole position, con gli altri uomini di classifica appena dietro, e poi nelle griglie successive tutti gli altri seguendo della generale. Il sistema non ha influito minimamente sulla corsa, perché gli uomini di classifica sono partito con calma e le posizioni si sono subito rimescolate. La Sky si è così ricompattata in testa al gruppo e tutto è andato come in una tappa normale.
Sulla prima salita di Peyragudes si sono registrati diversi scatti di corridori a caccia del successo di tappa: al comando si è portato Tanel Kangert, che poi è stato raggiunto dal solito Alaphilippe e da Durasek, con un gruppetto comprendente Valverde all’inseguimento. La situazione si è congelata sul Val Louron, la seconda salita, dove Movistar e Ag2R hanno provato ad alzare il ritmo in gruppo ma senza riuscire a sfoltire il gruppo degli Sky al fianco di Froome e Thomas in un gruppo sempre più ridotto.
Quintana, finalmente una prova coraggiosa
Tutto si è così deciso sulla salita finale, dove Kangert è rimasto solo al comando, ma senza un vantaggio rassicurante. Nairo Quintana ha finalmente preso coraggio ed è partito all’attacco fin dai primi chilometri della lunga ascesa finale di Saint Lary Soulan – Col du Portet.
Daniel Martin ha provato a seguirlo, ma ha dovuto cedere al ritmo incalzante del colombiano che ha continuato da solo, trovando poi l’aiuto di Valverde ed andando a recuperare gli altri reduci della fuga. La Sky non si è scomposta, reagendo invece al tentativo di Roglic, stoppato da Froome che però non ha rilanciato. Dumoulin ha riportato sotto anche Thomas, Kruijswijk, Landa, Bardet e Bernal, e con il rientro di Poels la Sky è tornata in pieno controllo. La corsa solo difensiva di Froome ha trovato una spiegazione con il passare dei chilometri: il campione britannico ha cominciato a pedalare in coda e alla fine ha faticato quando il ritmo si è incendiato davvero.
🏁 - 2.1 km@chrisfroome is struggling! 😱
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Davanti Quintana è rimasto da solo al comando, seguito vanamente dal coriaceo Martin, mentre in gruppo Bardet si è staccato in grande crisi.
È stato poi Dumoulin a rompere gli indugi e far emergere chiaramente le difficoltà di Froome, amplificate sul rilancio di un brillantissimo Roglic. Quintana è andato a vincere la tappa, cinque anni dopo il suo unico successo sulle strade del Tour che sembrava l’avvio di una carriera da fuoriclasse. Martin ha conquistato un bel secondo posto, ma dietro Geraint Thomas ha piazzato un’altra progressione come nel finale delle tappe alpine mettendo alle corde Dumoulin, Roglic e Kruijswijk e guadagnando un’altra manciata di secondi. Froome ha perso una cinquantina di secondi dal compagno in maglia gialla, con Bardet a quasi due minuti.
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Geraint Thomas ha così superato quello che era lo scoglio più difficile, cancellando buona parte delle perplessità sulla sua tenuta nella terza settimana.
Manca ancora una tappa di montagna, ma il gallese, oggi apparso molto forte, ha ora un vantaggio di 1’59’’ su Dumoulin e 2’31’’ su Froome, con Roglic e Quintana che ora minacciano il podio del britannico, mentre Bardet è sprofondato all’ottavo posto.
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