Non è stato lo show esaltante di quattro anni fa, quando aveva danzato con numeri da equilibrismo sotto la pioggia, ma Vincenzo Nibali è riuscito a concludere la tappa del Tour de France con il pavè con piena soddisfazione. Il capitano del Team Bahrain Merida ha rimediato ad una situazione pericolosa ancora nelle fasi centrali della corsa, quando era rimasto coinvolto in una caduta ed è riuscito a rientrare prontamente. Il ritmo velocissimo e il bel tempo non hanno poi permesso a Nibali di fare la selezione della spettacolare tappa del Tour 2018, ma aver evitato altri incidenti e ritardi è stato comunque un successo.

Nibali: ‘Sono rientrato senza troppi problemi’

Il Tour de France di Vincenzo Nibali ha rischiato di prendere una piega molto difficile durante la tappa di ieri in cui la corsa ha affrontato il pavè della Parigi Roubaix. Il capitano del Team Bahrain Merida è caduto quando mancavano più di 60 km all’arrivo, in un tratto di pavè. Nibali è prontamente ripartito, ma con pochi compagni a disposizione e la prima parte del gruppo tirata dal Team Sky, la situazione sembrava molto complicata. “Sono stato un gatto, è stato un attimo”, ha raccontato Nibali alla Gazzetta dello Sport per ricostruire l’episodio della caduta. “Mi sembra che fosse caduto Uran davanti a me, io ho preso la via di fuga sulla sinistra, mi si è impiantata la bici” ha aggiunto il vincitore della Milano Sanremo.

Per fortuna Nibali ha poi trovato una buona collaborazione nell’inseguimento ed è riuscito in breve a colmare quei 30-40 secondi di distacco che si erano creati. “Sono rientrato senza troppi problemi”, ha spiegato il campione siciliano, che poi si è mantenuto nelle prime posizioni del gruppo. La situazione di corsa ha reso molto difficili gli attacchi e tutto si è risolto nel cercare di evitare rischi e cadute.

“Era una volata continua per prendere i settori di pavè, poi rimanevi lì, tutti in fila, c’era tanta polvere e superare era quasi impossibile”, ha raccontato Nibali.

Verbrugghe: ‘Importante non perdere tempo’

Sulla stella linea è stata l’analisi del Ds Rik Verbrugghe, l’ex corridore belga che nelle classiche del nord ha costruito buona parte della sua carriera.

“Vincenzo non ha perso tempo nella classifica generale e questa è la cosa più importante” ha spiegato Vebrugghe al sito ufficiale del Team Bahrain Merida. “Questa tappa ha ferito alcuni avversari come Porte, che si è ritirato, e Uran che è arrivato con un ritardo enorme. Oggi era difficile fare la differenza, forse con una giornata di pioggia sarebbe stato diverso. Ad ogni modo abbiamo portato a termine la nostra missione di proteggere Vincenzo”, ha concluso il Ds belga. Identico è stato il bilancio tracciato da Nibali: "E' stata una giornata difficile, sono stanco ma felice".