Con l’avvicinarsi del finale di stagione il mondo del ciclismo comincia a contare anche i tanti corridori che si apprestano ad appendere la bicicletta al fatidico chiodo. Sono già in molti ad aver annunciato il ritiro al termine di questa stagione 2018, e finora si tratta di corridori che hanno potuto scegliere personalmente di concludere la propria carriera, quasi sempre per l’età non più verdissima. A questi poi se ne aggiungeranno tanti altri, con nomi meno altisonanti, che saranno costretti a farlo per non aver trovato sbocchi per continuare a correre.

C’è anche chi ha deciso di lasciare a stagione in corso, come Damiano Cunego, che ha concluso con i Campionati italiani di fine giugno.

Ciclismo e ritiri, Gerrans il più titolato

Il nome più da copertina tra quelli dei corridori che hanno già annunciato l’addio al Ciclismo professionistico per il finale di questa stagione è quello di Simon Gerrans. Il corridore australiano ha vissuto gli anni migliori della carriera con la Orica, con cui ha vinto la Milano Sanremo e la Liegi Bastogne Liegi. Gerrans ha vinto tappe in tutti e tre i grandi giri, oltre a quattro edizioni del Tour Down Under, la corsa di casa in cui è sempre stato grande protagonista. Quest’anno ha corso nella BMC, senza raccogliere grandi risultati personali, e a 38 anni già compiuti ha capito di essere arrivato al momento di chiudere la carriera.

L’altro nome importante del ciclismo internazione che è pronto a lasciare è quello del 39enne francese Sylvain Chavanel, che correrà ancora una manciata di gare in patria per chiudere con la Chrono des Nations di metà ottobre. Chavanel ha attraversato più fasi nella sua quasi ventennale carriera, iniziando come grande promessa del ciclismo francese, anche per i grandi giri, e poi ritagliandosi un ruolo più specifico come cacciatore di tappe, corridore da classiche e da cronometro.

Ha vinto tre tappe al Tour de France, i campionati nazionali in linea a cronometro, la Freccia del Brabante, il Gp di Plouay, tappe alla Parigi Nizza, al Catalogna e all’Eneco Tour. È stato grande protagonista nelle classiche, soprattutto negli ani trascorsi alla Quickstep, arrivando secondo al Fiandre e quarto alla Sanremo.

Tanti gregari all’addio

Smetteranno di correre anche tanti corridori abituati a lavorare per gli altri, gregari di lungo corso gli olandesi Bram Tankink (Team Lotto Jumbo) e Roy Curvers (Team Sunweb). Stesso discorso per lo svizzero Gregory Rast (Trek Segafredo), ottimo interprete delle classiche al nord e a lungo gregario di Fabian Cancellara. Un po’ più precoce è il ritiro di Jeremy Roy, 35enne con una carriera spesa interamente alla FDJ e una vittoria di tappa alla Parigi Nizza come risultato più prestigioso. Tra i corridori italiani è annunciato il ritiro di Franco Pellizotti, a quarant’anni suonati. Nella sua lunga carriera lo scalatore friulano ha conquistato due tappe al Giro d’Italia, una alla Tirreno Adriatico e alla Parigi Nizza e il titolo nazionale, mentre la maglia a pois del Tour e il podio al Giro 2009 sono stati ufficialmente cancellati dopo la squalifica per anomalie nel passaporto biologico.