L'Italia per il Mondiale di Ciclismo in programma il prossimo 30 settembre ad Innsbruck è fatta, almeno per quanto riguarda i convocati iniziali. Davide Cassani ha presentato la lista della sua nazionale nel corso della conferenza che si è tenuta stamani a Milano al grattacielo 'Generali' dove la veduta sullo storico velodromo 'Vigorelli' ha un forte significato simbolico. Il CT si è definito "preoccupato, ma fiducioso" in merito alla spedizione azzurra in Austria. Nell'elenco spiccano ovviamente Nibali ed Aru entrambi però reduci da un periodo tribolato.

Aru, in particolare, ha vissuto una stagione complicata e la caduta alla Vuelta non ha migliorato le cose.

Gli 11 azzurri per l'Austria

Dunque Vincenzo Nibali farà parte della spedizione italica nella vicina Austria. Il campione siciliano non è certamente al top dopo quanto accaduto al Tour de France e la sua partecipazione alla Vuelta è stata pianficata esclusivamente per presentarsi in condizioni accettabili all'appuntamento iridato. Ed a proposito di incidenti, della truppa azzurra fa parte anche Fabio Aru nonostate la brutta caduta in Spagna. Gli altri convocati sono Dario Cataldo, Domenico Pozzovivo, Gianluca Brambilla, Giovanni Visconti, Damiano Caruso, Franco Pellizzotti, Davide Formolo, Gianni Moscon ed Alessandro De Marchi.

A quest'ultimo, Cassani si affiderà anche per la cronometro insieme a Fabio Felline. La squadra azzurra si ritroverà in ritiro il prossimo 23 settembre in Trentino, in quel di Torbole, per poi trasferirsi in Austria quattro giorno dopo.

Cassani dovrà scegliere 8 corridori per la prova su strada

Davide Cassani dovrà ovviamente scegliere gli 8 atleti al via della prova su strada e non sarà una selezione facile.

"All'inizio il percorso ci ha destato parecchia soddisfazione perché abbiamo ottimi scalatori, poi quanto accaduto in seguito ha raffreddato i nostri entusiasmi". Il riferimento è all'incidente di Nibali al Tour, ma anche alle grandi difficoltà incontrate quest'anno in salita da Aru. "Vincenzo è stato fermo 20 giorni, vederlo alla Vuelta è stato già un grande risultato.

Ma lui è Nibali: sa come si vince". Cassani, alla luce delle condizioni di Aru, lascia anche intravedere una possibile esclusione dagli 8 che comporranno la squadra azzurra, ma ovviamente ne parlerà con il diretto interessato. "Con Fabio decideremo insieme, è stata certamente una delle stagioni più difficili della sua carriera. Fare o meno un Mondiale non gli cambia la vita, io ho un rapporto molto franco con i corridori".

Di Rocco: 'Lo spirito di squadra sarà la nostra arma'

I Mondiali di Innsbruck si prannunciano durissimi anche per la caratteristica dei percorsi. Di questo è consapevole Renato Di Rocco, presidente della Federazione ciclistica italiana che, però, sottolinea come "l'attaccamento alla maglia e lo spirito di squadra possa rappresentare un'arma in più".

Per Di Rocco "la stagione attuale è andata al di là di ogni più rosea speranza" ed ha sottolineato come il bottino fin qui ottenuto dalla Federazione italiana di 76 medaglie abbia già superato quello di 73 ottenuto nella passata stagione.