Simon Yates ha superato indenne anche la tappa numero 17 della Vuelta Espana, ma ha dovuto faticare non poco per contenere Alejandro Valverde, che sembra restare l’unica concreta minaccia alla sua maglia rossa. L’arrivo in salita inedito a Balcon de Bizkaia si è rivelato durissimo, portando i corridori ad una logorante corsa ad eliminazione più che a scatti e contrattacchi. La tappa si è decisa con una fuga da lontano che ha premiato Michael Woods, ma in cui si è visto pedalare bene anche Nibali. È stata un’altra giornata storta invece per Fabio Aru, rimasto coinvolto in una brutta caduta nell’ultima discesa della tappa.

Vuelta Espana, Nibali all’attacco

La tappa numero 17 della Vuelta Espana non ha risparmiato emozioni e colpi di scena su un percorso costellato di strappi e salitelle prima dei 7 km finali verso Balcon de Bizakaia, arrivo inedito con pendenze fin sul 20%. Nelle fasi iniziali si è formata una fuga con 26 corridori, tra cui Nibali, De Marchi, Pellizotti, Conti, De Gendt, Majka, Mollema, Herrada, Geniez, Woods, Teuns, De la Cruz. Il gruppo ha concesso un bel vantaggio, spezzando così la corsa in due tra la lotta per la tappa e quella tra gli uomini di classifica. Più avanti la Euskadi Murias ha sorprendentemente preso la guida del plotone dando una forte accelerata, e il lavoro della piccola squadra basca è stato continuato dalla Astana.

Il vantaggio della fuga è sceso, ma senza riaprire i giochi per la vittoria di tappa.

Sulla salita finale il gruppetto al comando si è sgranato in maniera naturale trovando in Teuns, De la Cruz, Majka e Woods i quattro più forti. In un finale allo stremo delle forze, tra la nebbia e pendenze da ribaltamento, Woods è riuscito ad allungare andando a conquistare la tappa davanti a Teuns.

Nibali ha chiuso con un buon decimo posto, un segnale incoraggiante.

Valverde accorcia le distanze

L’altra corsa, quella degli uomini di classifica, è stata aperta da una brutta caduta avvenuta nella breve discesa che precedeva la salita finale.

A finire per terra sono stati Pernsteiner e Aru, con lo scalatore sardo particolarmente sofferente e nervoso. Aru è riuscito poi a ripartire, pur portando i vistosi segni della caduta.

Sulla salita finale Valverde ha provato subito a forzare all’inizio del tratto più duro, ma la Mitchelton ha risposto con Adam Yates a imporre il ritmo per il gemello Simon. Il gruppo si è sfaldato subito, con Pinot e Uran irrimediabilmente staccati, ma anche Quintana non è stato più in grado di tenere il passo.

Davanti sono così rimasti solo i gemelli Yates con Valverde, Lopez, Mas e Kruijswijk.

Lopez ha poi dato un colpetto quasi per dare un senso al lavoro dei compagni, ma sono stati ancora Yates e Valverde a dimostrarsi i più forti nel finale, quando Kruijswijk ha ceduto di schianto. Valverde è riuscito a dare ancora un’accelerata nelle ultime battute, trovando pronto un sempre più brillante Mas ed aprendo invece una piccola crepa nella maglia rossa di Yates, che ha ceduto sul traguardo 8’’. Lopez è arrivato subito dietro, mentre Kruijswijk ha pagato pesantemente ed è stato raggiunto da Quintana con un minuto di ritardo da Valverde. Aru ha terminato il suo calvario a 14 minuti.

La classifica sembra ora restringersi ad un duello tra Simon Yates, ancora in maglia rossa, e Alejandro Valverde, staccato di 25’’.

Enric Mas è salito ad uno straordinario terzo posto a 1’22’’, davanti a Lopez, Kruijswik e Quintana.