Mondiali di volley femminili in Giappone: le ragazze di coach Mazzanti non si fermano più e dopo i successi su Bulgaria, Canada, Cuba e Turchia, battono anche la Cina campione olimpico in carica. Straordinaria la prova corale dell'Italia che, grazie a questo successo, mette una seria ipoteca sulla Final Six, anche se il girone della seconda fase di Osaka è certamente impegnativo. Ma questa nazionale legittima qualunque sogno, anche quelli proibiti.

Un match iniziato in salita

Davide Mazzanti schiera Malinov in palleggio, opposto Egonu, schiacciatrici Sylla e Bosetti, centrali Danesi e Chirichella, libero De Gennaro.

Il match inizia decisamente in salita per le azzurre, dopo un primo scorcio confortante in cui le battute della solita Paola Egonu mettono in difficoltà le cinesi. L'Italia guadagna tre punti di margine, ma le avversarie prendono decisamente il controllo delle operazioni e con tre muri consecutivi su Bosetti ed Egonu (2 volte) riescono a piazzare un break che si rivela decisivo per aggiudicarsi il set con lo score di 25-20.

Straordinarie Anna Danesi e Cristina Chirichella

Nei primi scambi del secondo set la musica non cambia, la regista Ding continua a distribuire un numero incredibile di palloni per le compagne, Zhu è un terminale offensivo capace di far danni. L'Italia però non molla e cresce nel servizio, gli aces di Danesi ed Egonu ci portano sul 9 pari, tuttavia alcuni errori consentono alle campionesse olimpiche un altro break (10-12).

Sale in cattedra Cristina Chirichella che si carica sulle spalle il peso offensivo della squadra, il secondo set si conferma estremamente equilibrato. Mazzanti getta nella mischia Carlotta Cambi il cui ingresso scatena letteralmente Anna Danesi che va ripetutamente a segno e riesce anche a murare la Zhu, sul punteggio di 22-19 l'Italia inizia a vedere la possibilità di chiudere a suo vantaggio il secondo paraziale.

Sul 24-22, però, l'orgoglio delle cinesi permette di annullare due palle-set. A regalare alla nostra squadra il punto decisivo è la Chirichella con un muro, la nazionale italiana chiude sul 26-24.

Monologo azzurro nel terzo set

Se il secondo set è stato caratterizzato da una battaglia punto a punto, nel terzo non c'è storia: è un monologo delle ragazze italiane.

Miriam Sylla sfonda ripetutamente il muro cinese, Ofelia Malimov dirige l'attacco aumentando vertiginosamente il ritmo, Paola Egonu e Crstina Chirichella mettono costantemente punti a terra, in maniera quasi impietosa. Lo score iniziale di 12-5 è indicativo sugli equilibri di questo parziale, quello finale di 25-16 è il segnale di un'Italia devastante che, adesso, è forte anche di un incredibile vantaggio psicologico.

Lucia Bosetti, muro invalicabile

Ma la Cina le prova comunque tutte per portarsi al tie-break, nonostante il 5-1 iniziale del quarto set che viene rimontato dalle campionesse di Rio 2016. Le due squadre viaggiano poi su binari paralleli, ma ci pensa Lucia Bosetti in versione 'the wall' a far pendere l'inerzia del match a vantaggio dell'Italia: per ben tre volte gli attacchi delle asiatiche sono murati dalla nostra schiacciatrice, il punteggio di 19-16 premia le azzurre.

Tuttavia Zhu e compagne hanno un'ultima impennata d'orgoglio, trovano la forza di pareggiare il conto, ma pagano lo sforzo sulle azioni successive sancite da una martellante Miriam Sylla: finisce 25-20, 3-1 per l'Italia che adesso, nella seconda fase, troverà le abbordabili Thailandia ed Azerbaijan, ma anche le corazzate Russia ed USA.

Italia-Cina 3-1 (20-25, 26-24, 25-16, 25-20), il tabellino

Italia: Malinov 4, Chirichella 12, Sylla 15, Egonu 29, Danesi 12, Bosetti 14. Libero: De Gennaro. Cambi, Lubian, Parrocchiale.. N.e: Ortolani, Nwakalor, Fahr, Pietrini.

Cina: Ding 1, Zhu 20, Yan 16, Gong 11, Zhang 5, Yuan 6. Libero: Wang. Hu 1, Zeng, Yao, Li 2, Lin (L). N.e: Yang.

Arbitri: Mokry (Svk) e Makshanov (Rus).