Il Giro di Lombardia della scorsa settimana è stata l’ultima corsa della carriera per Franco Pellizotti. Lo scalatore friulano ha concluso una carriera lunghissima in cui ha attraversato e superato una generazione intera di corridori. Pellizotti ha saputo vincere ed aiutare gli altri, essere capitano, uomo squadra e punto di riferimento per i più giovani, risollevandosi alla grande da una discussa squalifica per dei valori anomali nel passaporto biologico. Negli ultimi anni ha vissuto una seconda giovinezza al Team Bahrain Merida, dove ha ritrovato dopo tanti anni Vincenzo Nibali, con cui aveva già condiviso l’esperienza della Liquigas.

Pellizotti si è dimostrato ancora tra i corridori più importanti al fianco del fuoriclasse siciliano, nonostante i 40 anni, e non solo per le prestazioni in corsa.

Nibali: ‘Indimenticabile il Gp di Larciano’

Nibali e Pellizotti sono stati spessissimo compagni di camera, sia nei tempi ormai lontani della Liquigas che in quest’ultima avventura nel Team Bahrain Merida, segno della grande amicizia tra i due. Per salutare l’addio al Ciclismo pedalato del compagno di tante stagioni, il fuoriclasse siciliano ha scritto una lettera aperta pubblicata sul giornale Il Messaggero Veneto.

Nibali ha raccontato tanti episodi, partendo dai tempi della Liquigas, quando lui era un giovane promettente e Pellizotti un corridore già affermato a grandi livelli.

“Mi piaceva il tuo modo di correre, la tua capacità di vedere la corsa, la tua professionalità” ha spiegato Nibali, trovando un ricordo speciale di quei primi anni insieme al compagno di mille avventure. “Resta per me indimenticabile la fuga insieme al Gp di Larciano in Toscana, dove alla fine mi lasciasti la vittoria” ha ricordato il campione messinese senza dimenticare le esperienze del Giro 2007, con la cronosquadre vinta in Sardegna, e del 2008 con il compagno in maglia rosa in Sicilia.

‘Come si fa a litigare con uno come te?’

Dopo cinque anni insieme le strade di Nibali e Pellizotti si separarono nel 2010, quando lo scalatore friulano fu prima sospeso e poi squalificato per dei valori anomali nel passaporto biologico, una vicenda molto discussa e conclusa dopo una lunga battaglia legale. Alla vigilia del Giro d’Italia Nibali fu chiamato a sostituire il compagno sospeso.

“Quando vinsi ad Asolo la mia prima tappa al Giro mi chiesero se un pezzo della mia vittoria la dedicavo a te che eri rimasto a casa. Risposi di si perché con te ho sempre avuto un rapporto splendido”, ha ricordato Nibali. Le strade dei due corridori si sarebbero dovute riunire nella Astana, quando il siciliano ormai campione consacrato avrebbe voluto con sé Pellizotti. “Ma la cosa non andò in porto” ha spiegato Nibali, che finalmente ha ritrovato il compagno al Team Bahrain nella scorsa stagione.

Alla Vuelta 2017 Pellizotti fu fondamentale per superare i momenti critici della tappa dell’Angliru: “Ero caduto prima di quella salitaccia e rischiavo di perdere il secondo posto, mi trascinasti letteralmente all’arrivo” ha ricordato Nibali.

Sabato al Lombardia hai fatto a tutta il Muro di Sormano e mi hai urlato che era presto per andare all’arrivo. Stavolta ho avuto ragione io forse” ha continuato il fuoriclasse siciliano, mostrando ancora tutta la sua stima per il compagno: “Litigi? Macché. Come si fa a litigare con uno come te?"

L’addio al ciclismo di Pellizotti non farà però interrompere il legame con Nibali. Dal prossimo anno l’ormai ex corridore friulano salirà sull’ammiraglia del Team Bahrain Merida, restando nella squadra in cui ha corso nelle ultime due stagioni come Direttore Sportivo. Come corridore Pellizotti ha debuttato nel ciclismo professionistico nel 2001 con la Alessio, correndo anche per Liquigas, Androni e Team Bahrain. Tra i successi più importanti figurano il titolo italiano nel 2012, due tappe del Giro d'Italia, una della Tirreno Adriatico, del Giro dei Paesi Baschi e della Parigi Nizza.