Il volley italiano piange Sara Anzanello. La giocatrice, originaria di Ponte Piave (Treviso), è scomparsa ad appena 38 anni dopo aver lottato come una leonessa prima contro il male che le aveva cambiato la vita nel 2013 e poi contro la leucemia. Con la nazionale era salita sul tetto del mondo nel 2002 e sabato scorso era davanti alla televisione per sostenere Paola Egonu e compagne in occasione della finalissima contro la Serbia. Sorrideva nell’ultimo scatto pubblicato dalla Gazzetta dello Sport e sognava di festeggiare una nuova grande impresa delle ragazze allenate da Davide Mazzanti.

Poi tutto è precipitato fino alla terribile notizia del decesso comunicata nel pomeriggio di oggi.

L’odissea di Sara era iniziata nel 2013 quando aveva scoperto di aver contratto una grave forma di epatite in Azerbaigian. Il quadro clinico della Anzanello peggiorò in pochissimo tempo con l’azzurra in bilico tra la vita e la morte fino al trapianto di fegato che sembrava aver scongiurato il peggio.

Il ritorno in campo dopo il trapianto di fegato

L’atleta si era rimboccata le maniche e, dopo aver affrontato con grande determinazione la riabilitazione, era riuscita anche a tornare sul parquet concludendo la carriera agonistica in serie B1 con il Volley Novara. Una rinascita per la veneta che il giorno del rientro dichiarò di essere la persona più felice del mondo.

“Sono partita da piccole conquiste come mangiare e camminare fino a tornare a fare allenamento ed iniziare a giocare”. Nel 2017 la Anzanello era entrata a far parte dello staff tecnico del comitato veneziano della Fipav in vista del trofeo delle Province.

Il peggio sembrava alle spalle ma in estate la Dea Bendata gli ha voltato nuovamente le spalle.

Sara scopre di avere la leucemia, non molla ma questa volta la malattia si rivela un avversario insormontabile.

Dal Volley Salgareda alle imprese in azzurro

La notizia della scomparsa si è diffusa rapidamente e tanti appassionati di volley hanno dedicato un pensiero all’atleta sul suo profilo Facebook. “Il mio sogno è vivere.

Semplicemente vivere, passeggiare, stare all’aria aperta, un bel bagno in una mare limpido, la sabbia sotto i piedi” - aveva scritto in uno degli ultimi post social. Sara Anzanello, classe ‘80, giocava come centrale ed aveva iniziato la sua carriera nel Volley Salgareda .

In carriera l’atleta veneta aveva collezionato 278 partite con la maglia della nazionale vincendo l’oro Mondiale nel 2002, due Coppe del Mondo ed un argento Europeo.