Se Peter Sagan è il fuoriclasse vincente che tutti ammirano nel mondo del ciclismo una parte del merito è certamente anche del suo preparatore personale Patxi Vila. Il campione slovacco ha iniziato a collaborare con l’ex corridore spagnolo in un momento molto critico della sua carriera, dopo il passaggio alla Tinkoff e le difficoltà di adattamento ad un ambiente turbolento e ai nuovi metodi di lavoro. Grazie alla serenità che gli ha trasmesso Vila e al suo approccio al Ciclismo più leggero, Sagan ha trovato il giusto equilibrio psicofisico andando a conquistare la tripletta ai Mondiali e le grandi classiche del nord.

Vila: ‘Il divertimento è importante’

Dopo le classiche di primavera del 2015 la carriera di Peter Sagan sembrava in fase di stallo. I successi a ripetizione dei primi anni si erano diradati e l’impressione del fuoriclasse assoluto che aveva dato si stava trasformando in quella di un talento non del tutto compiuto. A complicare la situazione era stato il passaggio alla Tinkoff, dove aveva trovato dei metodi di allenamento rigidissimi e schematici e un clima da regolamento dei conti tra il proprietario Oleg Tinkov e il Team manager Bjarne Riis.

Quella primavera del 2015 si risolse in un mezzo flop, senza nessun podio nelle classiche e una sola vittoria di tappa segnata alla Tirreno Adriatico. In casa Tinkoff si decise allora di cambiare il modo di gestire Sagan, affiancandogli un nuovo preparatore, Patxi Vila, che ha saputo ascoltarlo e capire le sue esigenze.

Lo spagnolo è riuscito in questi anni a trovare la chiave per sbloccare il fuoriclasse slovacco e riportarlo al top grazie a metodi di allenamento più aperti e una visione più leggera. “Il divertimento è importante, si lavora sodo ma lo scherzo e la battuta non mancano mai. Siamo consapevoli che siamo fortunatissimi a svolgere questo lavoro quindi dobbiamo godercelo” ha raccontato Vila a Tuttobiciweb.

‘Non si rende conto di quanto è forte’

Vila ha confermato che il programma del suo campione per il 2019 ricalcherà quello degli anni scorsi, escludendo definitivamente l'ipotesi di correre il Giro d'Italia che per un po' aveva tenuto banco: “Sanremo, Fiandre e Roubaix sono gli obiettivi e cinque stelle. La seconda parte sarà impostata sul Tour de France.

Il Mondiale in Inghilterra è un’altra grande opportunità” ha spiegato il preparatore spagnolo, che poi ha svelato un retroscena curioso sul campione slovacco e il suo atteggiamento a volte sopra le righe durante le gare. “Non si rende conto di quanto è forte. A volte si arrabbia con gli altri durante le corse, ma non capisce che non tutti possono fare quello che fa lui” ha raccontato Vila.