Dopo aver passato in rassegna alcune delle volate più spettacolari della stagione di ciclismo 2018, Velon ha realizzato lo stesso lavoro con le prestazioni più interessanti registrate in salita. L’associazione di cui fanno parte molte squadre del World Tour ha monitorato le performance dei corridori durante diverse corse. Da questa quantità di informazioni sono stati tratti dei dati interessanti che fanno capire a quali livelli di prestazione siano arrivati i campioni del ciclismo attuale.

Giro d’Italia, i dati di Chaves e Froome

Il Giro d’Italia ha offerto tanti spunti per poter valutare le prestazioni dei corridori in montagna, soprattutto durante gli attacchi.

La tappa con arrivo sull’Etna è stata vinta da Esteban Chaves: lo scalatore colombiano è andato via da un gruppetto di attaccanti con cui si era avvantaggiato all’inizio della corsa e poi è stato raggiunto dal compagno di squadra Simon Yates con cui ha trionfato. Nel momento del suo attacco sulla salita finale, quando ha distanziato i compagni di fuga, Chaves ha espresso una potenza media di 394 watt in un periodo di 3’11’’ su una pendenza media del 10%. Il picco di potenza del colombiano è stato di 731 watt.

Molto interessanti sono stati i dati offerti dalla lunga e spettacolare fuga solitaria di Chris Froome nella tappa di Jafferau.

Dopo essere rimasto da solo sul Colle delle Finestre, il campione della Sky ha scalato i 6.3 km del Sestriere in 16’16’’, alla media di 23,2 km/h. Per fare un raffronto il suo diretto rivale Tom Dumoulin ha superato la stessa salita in 16’55’’, a 22,2 km/h.

Porte e Quintana, numeri top al Giro di Svizzera

Un’altra corsa che ha proposto delle situazioni interessanti da poter valutare è stato il Giro di Svizzera. Nella sesta tappa, quella con arrivo in salita a Gommiswald, Richie Porte si è tolto di ruota gli avversari con un attacco nel finale che si è rivelato decisivo per la sua maglia gialla. Il corridore australiano ha pedalato per un minuto e mezzo a 540 watt, volando a 24,8 km/h su una pendenza al 10,1%.

Notevole è stata anche la prestazione di Nairo Quintana nella giornata successiva, con arrivo ad Arosa. Lo scalatore della Movistar ha dato un’accelerata durata 2’41’’ nella quale è riuscito a mantenere un wattaggio medio di 460.

Sugli stessi livelli si è espresso il suo compagno di squadra Alejandro Valverde in una corsa di fine stagione, la Milano Torino. In quella occasione il neo campione del Mondo ha infiammato la prima delle due scalate al colle di Superga quando ha forzato il ritmo per 2’28’’ con una watt media di 460 e un picco di 500 nell’arco di un minuto.