In questo intenso mese di novembre per la boxe internazionale che conduce velocemente al combattimento dell'anno, il prossimo 1 dicembre a Los Angeles c'è la grande sfida tra Deontay Wilder e Tyson Fury per il titolo mondiale dei pesi massimi versione WBC, c'è spazio per un pò d'Italia. Il tricolore viene portato con fierezza da Fabio Turchi, grande ed autentica speranza per la boxe italiana, detentore del titolo internazionale silver versione WBC dei pesi massimi leggeri. Il 25enne pugile toscano combatterà il prossimo 30 novembre al teatro Obihall di Firenze per difendere la sua cintura dall'assalto del britannico Tony Conquest.

Si tratta di una serata speciale, al di là del match, perché quella fiorentina è la riunione inaugurale di uno storico accordo tra l'Opi Since 82 di Salvatore Cherchi, la potente Matchroom Boxing di Eddie Hearn e la piattaforma di streaming DAZN che recentemente ha riportato la grande boxe all'attenzione del pubblico italiano. E proprio Hearn, il celeberrimo promoter di pugili come Anthony Joshua ed Oleksandr Usyk, ha speso parole al miele per Turchi.

Hearn: 'Fabio ha le potenzialità per arrivare al titolo mondiale'

Nell'intervista pubblicata alla fine del mese scorso sulla Gazzetta dello Sport, Eddie Hearn aveva definito Turchi "l'emblema del nostro progetto", lodandolo ed attribuendogli "qualità tecniche e mediatiche per diventare protagonista".

Da parte del promoter britannico inoltre l'augurio, ma anche la previsione che Fabio possa essere "l'atleta giusto da accompagnare nella crescita e portare fino ad un titolo mondiale". L'ex campione italiano dei cruiser si è detto "onorato per le parole di Eddie Hearn", ma nel contempo si è ripromesso di "restare con i piedi ben saldi per terra". Ma dalle sue dichiarazioni riportate su alcune testate online fiorentine, anche la promessa di "fare la mia parte per rilanciare la boxe italiana".

'Tony Conquest? Batterlo è il primo passo'

Turchi sottolinea di rispettare parecchio il suo prossimo avversario. "La scuola inglese produce da sempre pugili di alto livello, Conquest ha le braccia lunghe e le sa sfruttare, è un pugile difficile da inquadrare, ma non mi preoccupa.

Battere Tony Conquest è il primo passo". In queste settimane Fabio si sta allenando duramente, oltretutto con un ottimo sparring come l'imbattuto mediomassimo serbo Marko Nikolic. A differenza di tanti pugili italiani che, purtroppo, considerato che non girano tantissimi fondi per la boxe del Belpaese sono costretti a rinunciare all'attività professionistica, Fabio Turchi è invece un 'pugile al 100 per 100'. "Devo ringraziare i miei sponsor che mi permettono di dedicarmi solo al pugilato", sottolinea.

La carriera di 'Stone Crusher'

Nato a Firenze nel 1993, Fabio Turchi è professionista dal 2015 e nel suo primo combattimento disputato il 31 ottobre di quell'anno ha battuto per k.o tecnico Adis Dadovic.

Nel dicembre del 2016 ha conquistato il titolo italiano dei massimi leggeri battendo per k.o tecnico Maurizio Lovaglio a Scandicci e l'anno successivo è diventato campione internazionale silver WBC battendo Cesar David Crenz. Ha combattuto anche negli Stati Uniti, a dicembre dello scorso anno ed ha sconfitto Demetrius Banks. Viene soprannominato 'Stone Crusher' per la potenza dei suoi colpi, caratteristica testimoniata dal suo personale di 15 vittorie su 15 match da professionista di cui 11 per k.o. Il suo avversario, Tony 'The Conqueror' Conquest, ha un personale di 18 vittorie (6 k.o) e 2 sconfitte, ha 34 anni ed in passato ha detenuto il titolo internazionale WBO dei massimi leggeri ed il titolo del Commonwealth.