'The Gladiator' torna sul ring. Dopo il match d'esordio vinto per k.o in 2 round ai danni di Luke Lyons lo scorso 8 dicembre, al Madison Square Garden, Guido Vianello combatterà alla Save Mart Arena di Fresno il prossimo 10 febbraio. Il suo avversario, in un incontro che si disputa sulla distanza dei 6 round, sarà Andrew Satterfield (4-1-0 il suo personale). Il match animerà il sottoclou del campionato del mondo dei pesi superleggeri versione WBC tra il detentore della cintura, Jose Carlos Ramirez e lo sfidante Jose Zepeda.

Una scommessa di Bob Arum

Per esprimere giudizi veritieri è certamente presto, per Vianello è la fase della gavetta con avversari piuttosto 'morbidi'. Tale è stato Luke Lyons e non è certamente un fulmine di guerra il prossimo pugile sulla strada del 24enne romano. Ma se Bob Arum, un nome che nella boxe internazionale non ha bisogno di presentazioni, sembra disposto a scommettere su Guido a tal punto da portarlo negli States, possiamo ipotizzare che il 'gladiatore' italiano farà presto parlare di sé. Almeno questa è la speranza dei tifosi di pugilato del Bel Paese, considerato che quella dei pesi massimi resta la categoria più prestigiosa e che in tal contesto l'ultimo campione del mondo italiano è stato Francesco Damiani che detenne il titolo WBO per quasi due anni, dal maggio del 1989 fino a gennaio del 1991.

Si trattò del secondo in assoluto tra i pesi massimi dopo Primo Carnera. Il sogno di indossare una cintura iridata è ovviamente quello che accompagna ogni giovane pugile ed è anche condiviso da Guido Vianello che, oltretutto, al suo angolo ha un professionista che di titoli mondiali se ne intende parecchio. Sono 18 i pugili portati alla corona iridata da Abel Sanchez e tra questi anche Gennadij Golovkin.

'Voglio essere un esempio per i giovani pugili italiani'

Una grossa responsabilità sulle forti spalle di Guidone che lui stesso, in una recente intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha evidenziato di sentire parecchio e di esserne orgoglioso. "Sono tanti i giovani pugili che mi scrivono da ogni parte d'Italia, mi chiedono un parere tecnico e consigli su come muoversi e colpire sul ring.

Mi piace questa energia positiva, voglio essere un esempio per questi ragazzi, per aiutarli a non mollare ed inseguire i sogni". Vianello evidenzia la differenza tra gli allenamenti che sosteneva in Italia e quelli a cui si sottopone adesso negli USA. "In Italia il metodo è più scientifico, qui è una questione di sopravvivenza. Motivo per cui si lavora tanto sulla resistenza ed in tre mesi negli Stati Uniti sono ingrossato e sono dimagrito. Inoltre sto migliorando nel portare i colpi e sento che tutto il mio corpo sta cambiando". Guido Vianello vive e si allena ormai da quattro mesi in California, il suo centro di preparazione è il Big Bear Lake, nella contea di San Bernardino, a 2.000 metri slm. Lo stesso luogo dove Tyson Fury ha preparato buona parte del suo match mondiale contro Deontay Wilder.