Missione compiuta per Guido Vianello, com'era facilmente prevedibile contro un avversario modesto in un match sulla distanza dei 6 round. La sfida tra il 'gladiatore' italiano ed Andrew Satterfield si è chiusa con la vittoria per k.o del primo, in appena 1'54" della prima ripresa. Il combattimento ha aperto la riunione che si disputa alla Save Mart Arena di Fresno, dove il clou è rappresentato dal mondiale dei pesi superleggeri versione WBC tra Jose Carlos Ramirez e Jose Zepeda.

Un altro avversario su misura per 'The gladiator'

Stando a quanto dichiarato dallo stesso Vianello nelle interviste successive al primo match della carriera, lo scorso 8 dicembre al Madison Square Garden, il suo coach Abel Sanchez si era lamentato che non avesse chiuso il combattimento contro Luke Lyons alla prima ripresa, pur avendone le possibilità.

Questa volta, pertanto, Guidone ha svolto con maggiore diligenza il suo compito. Troppi pianeti pugilistici lo dividevano dal 24ennne dell'Ohio, Andrew Satterfield che ha subito la seconda sconfitta per k.o in 6 match disputati, ma è chiaro che per lanciare un atleta promettente come il peso massimo romano si scelgano in principio avversari su misura, pugili che può facilmente mettere al tappeto per 'farsi le ossa'. Vianello è stato immediatamente aggressivo, buttando giù l'avversario dopo una velocissima combinazione che lo ha centrato in pieno volto e lo ha messo knock down. Satterfield si è comunque alzato, ma ha subito una nuova scarica di pugni che lo ha letteralmente demolito, spingendo l'arbitro a fermare il match.

'Negli USA impazziscono all'idea che arrivi un italiano a combattere'

Dunque la carriera da professionista di Guido Vianello procede senza intoppi. Un manager importante come Bob Arum ed un allenatore che è stato all'angolo di tanti campioni come Abel Sanchez sono per lui una garanzia.

Pertanto stiamo tutti ad aspettare che la famosa asticella si alzi e che 'The gladiator' affronti avversari più competitivi. Il sogno è quello di riportare un italiano a combattere per il titolo mondiale dei pesi massimi. "Negli USA impazziscono all'idea che un pugile arrivi dall'Italia per combattere - ha detto Guido Vianello in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport - perché ritengono che il nostro Paese abbia tanta storia e tradizione.

Ma la boxe italiana deve svegliarsi. Io sono convinto che il successo di un pugile italiano possa rilanciare questo sport nel nostro Paese, mi piacerebbe combattere per il titolo mondiale dei pesi massimi a Roma, tra 4 anni in uno stadio Olimpico strapieno".