Il Giro d'Italia amplia ulteriormente i suoi orizzonti e, dopo 13 partenze dall'estero nel corso della sua lunga storia, si appresta a debuttare nell'Europa orientale, con la 103ª edizione che scatterà dall'Ungheria. L'annuncio ufficiale è stato dato proprio oggi durante una conferenza stampa organizzata all'Istituto di Cultura di Budapest, alla quale hanno preso parte il commissario governativo per l'Ungheria Attiva Màriusz Révész, il vicesindaco della capitale magiara Alexandra Szalay-Bobrovniczky, il ministro dello sport Tunde Szabò, il ministro degli affari esteri Tamàs Menczer.

In rappresentanza dell'Italia, invece, c'erano l'amministratore delegato di RCS Sport Paolo Bellino e naturalmente non poteva mancare il direttore della mitica corsa rosa, Mauro Vegni.

Tanto entusiasmo ma anche curiosità intorno a quest'inattesa novità che riguarderà il Giro d'Italia 2020 che inizierà proprio da Budapest, per poi percorrere il territorio ungherese in altre due tappe successive, il cui tracciato verrà svelato prossimamente in un ulteriore incontro con la stampa. Vegni ha manifestato tutta la sua soddisfazione per l'accordo stretto con le istituzioni magiare, dicendosi certo che il Paese dell'Europa dell'est accoglierà la manifestazione sportiva "nel modo migliore" e che la competizione, com'è accaduto ogni qualvolta ha preso il via dall'estero, sarà in grado di coinvolgere ed entusiasmare l'intera nazione.

'Oggi si è realizzato un sogno'

Oltre alle affermazioni entusiastiche del direttore del Giro d'Italia, sono arrivate anche quelle dei rappresentanti delle autorità ungheresi, che hanno evidenziato a loro volta orgoglio e gioia nel poter avere la storica corsa a tappe sulle proprie strade. Màriusz Révész ha svelato ai cronisti che oggi per lui si è avverato un grande sogno, aggiungendo che, per l'Ungheria, poter essere associata alla corsa rosa è motivo di immensa soddisfazione anche e soprattutto perché si tratta di un evento che certamente donerà una "grande promozione per il territorio".

La vicesindaco, a sua volta, ha ricordato che già in altre occasioni Budapest ha dimostrato di essere capace di organizzare al meglio importanti manifestazioni sportive, ma allo stesso tempo ha rimarcato che "Il Giro è qualcosa di speciale". L'obiettivo della città magiara è quello di imporsi come una vera e propria capitale dello sport.

Anche il ministro dello sport Szabò ha messo in risalto come la corsa a tappe italiana garantirà all'Ungheria un notevole afflusso di turisti e tifosi, aggiungendo anche che in questi ultimi anni nel Paese dell'est europeo ci si sta impegnando duramente affinché cresca l'intero movimento ciclistico, per far sì che ci si possa imporre in questa storica disciplina.

Menczer, ministro agli affari esteri, ha dichiarato che le istituzioni ungheresi hanno lavorato alacremente affinché si concretizzasse questo connubio con la corsa rosa. Anche lui, come i suoi colleghi, ha sottolineato che questa sarà un'occasione importante per mostrare al mondo non solo le bellezze storico-culturali dell'Ungheria ma anche i suoi valori, fondamentali affinché si possa dare una spinta al turismo.

Infine ha promesso che verrà fatto di tutto affinché quella di Budapest passi alla storia "come la miglior grande partenza di sempre del Giro d'Italia".

L'altro rappresentante italiano oltre al direttore della corsa Mauro Vegni, ovvero l'ad di RCS Sport Paolo Bellino, si è unito al coro entusiastico del mondo politico ungherese, comunicando che c'è grande soddisfazione nel progetto avviato con le istituzioni locali e nazionali per organizzare la prima, storica tappa dell'Europa orientale del Giro d'Italia 2020, certo che la lungimiranza delle autorità magiare saprà approntare un evento che metterà in risalto non solo le eccellenze del Paese, ma anche quelle della competizione.