Incredibile Fabio Fognini. Poco dopo il suo successo nei quarti contro Borna Coric, aveva sottolineato scherzosamente che tra i modi possibili per battere Rafa Nadal in semifinale a Montecarlo c'era quello di 'ucciderlo'. Tennisticamente è andato molto vicino a questo concetto ed ha lasciato tutti a bocca aperta. Non perché sia impossibile battere il maiorchino, in passato era già riuscito nell'impresa. Ma farlo in questo modo, asfaltarlo letteralmente sulla superficie dove probabilmente è il più grande di sempre, è davvero una di quelle imprese che fanno entrare nella storia del tennis.
Fabio ha centrato questo tipo di impresa, due set dominati e quasi senza storia, il secondo in particolare è sembrato un'esecuzione capitale: 6-4 6-2 il punteggio finale in 1 ora e 35 minuti. Ora, sebbene l'eliminazione di Nadal unita a quelle di Coric e Zverev rasentino davvero il capolavoro tennistico, c'è l'ultimo scoglio. Domani si gioca per il trofeo e l'avversario si chiama Dusan Lajovic, tutt'altro che pronosticato finalista. Infatti, visto che dal punto di vista delle sorprese in questo torneo non ci siamo davvero fatti mancare nulla, ecco che il serbo meno famoso (certamente meno famoso del connazionale numero uno del mondo Nole Djokovic) ha regolato in due set il favoritissimo Daniil Medvedev regalandosi l'ultimo atto.
Bum-bum Fognini
Cosa dire sulla prestazione di Fabio contro il fuoriclasse spagnolo? Nulla di nulla, parla esclusivamente il risultato che lo ha visto dominatore incontrastato contro un avversario certamente non al top e decisamente sorpreso dal tennis brillante ed aggressivo del sanremese. Da commentare tecnicamente c'è solo il primo set chiuso dal ligure sul 6-4 dopo 55' di gioco e caratterizzato da errori incredibili da parte dello spagnolo messo costantemente sotto pressione dal nostro portacolori. Il secondo invece ha visto Rafa in completa balia di uno scatenato Fognini che non ha sbagliato nulla: un servizio, un dritto, tutto assolutamente e magnificamente sontuoso. Sul punteggio di 5-0 in favore dell'italiano e con il match ormai ampiamente compromesso, lo spagnolo si è aggrappato al grande oroglio da campione ferito tentando l'impresa impossibile ed è qui che, forse, Fabio ha quasi avuto paura di vincere.
Due game consecutivi vinti da Nadal che hanno semplicemente prolungato il match, ma ribaltarne le sorti a quel punto sarebbe stato ai confini della realtà. Nadal non all'altezza della sua fama, certamente, ma sarebbe estremamemte ingiusto attribuire il risultato alla sola giornata negativa dello spagnolo che non subiva una lezione così dura dalla ultima finale di un Grande Slam, quella persa agli Australian Open contro Djokovic lo scorso gennaio.
La finale inedita
Per Fabio Fognini, ma anche per il suo avversario di domani, Dusan Lajovic, si tratta della prima finale in assoluto nel Principato. Ma si tratta oltretutto di una partita inedita visto che non esistono confronti tra i due tennisti. Lajovic, ricordiamo, è giunto all'ultimo atto eliminando il turco Malek Jaziri e, poi, facendo strade di teste di serie: nell'ordine sono caduti al suo cospetto Goffin e Thiem. Nei quarti ha avuto la meglio sul nostro Lorenzo Sonego e, poi, in semifinale ha battuto come detto Medvedev.