Dal 29 al 31 marzo, al Playhall di Riccione, la federazione italiana taekwondo (FITA) con la collaborazione del comitato Emilia Romagna e delle Società Olympic Cattolica e Riccione di Davide Berti (cintura nera 7 dan) ha organizzato il campionato italiano junior e cadetti per le categorie delle cinture nere.

Il Taekwondo è protagonista a Riccione

La macchina organizzativa della riviera romagnola si è messa in opera fornendo strutture idonee e organizzazione, accogliendo più di 4000 presenze, con atleti provenienti da tutta l'Italia che si sono confrontati in una tre giorni dove lo sport è stato il protagonista.

Presenti alla manifestazione tutti i delegati della federazione, anche il direttore tecnico Claudio Nolano e il campione olimpico a Londra, Carlo Molfetta.

Si sono allestiti sei campi da gara all'interno del Palazzetto dello Sport Playhall di Riccione, dove tutti gli atleti delle varie categorie si sono confrontati in quella che è una delle discipline principali del taekwondo: il combattimento.

I risultati per la società riccionese che ha organizzato l'evento non sono mancati in tutte le sezioni.

Elisabetta Badioli, classe 2006 è la nuova campionessa italiana cadetti 37 kg, ( già medaglia di bronzo alla President Cup in Germania e oro in Slovenia) che ha battuto in finale Bertagnin Elisa Hawrang per 11 a 3, e Arianna Amati è medaglia d'oro nella sezione parataekwondo.

Le soddisfazioni per la Olympic Taekwondo di Cattolica e Riccione sono grandi, come racconta il maestro Davide Berti, che intervistato ha detto che: "dopo questa vittoria ci aspettiamo per Elisabetta la convocazione in nazionale".

Il taekwondo è un’arte marziale nata in Corea dall’incontro del karate con il Judo; letteralmente significa "l'arte dei calci e dei pugni in volo".

È molto spettacolare e richiede elasticità e coordinazione, ma può essere praticata in sicurezza a qualsiasi età e, specialmente per i giovani e i ragazzi, offre una alternativa al dilagante investimento del tempo e delle risorse utilizzate nei social, e offre una bella opportunità per la formazione del carattere e delle competenze psicomotorie.

Anche l'attrezzatura messa a disposizione è molto sofisticata. Gli atleti hanno una speciale tuta protettiva e un caschetto, che non ha solo la funzione di protezione, ma è anche usata come sistema di monitoraggio e acquisizione del punteggio. Questa, infatti, nel momento in cui viene a contatto con i sensori dell'avversario posti su speciali guanti e calzari, attiva un meccanismo che immediatamente segnala l'esatto punteggio in base ai colpi effettivamente assestati all'avversario.

Il taekwondo, come tutte le arti marziali, ha una disciplina molto rigida e nonostante che alla vista di chi non lo conosce possa sembrare uno sport violento, i combattimenti sono eseguiti sotto la stretta supervisione di arbitri e il rispetto dell'avversario è sempre al primo posto.

Insomma in una competizione di arti marziali non assisteremo mai a delle scene di violenza o di rabbia incontrollata, che nel caso accadano, sono immediatamente sanzionate fino ad arrivare alla squalifica dell'atleta. Anche il rispetto degli arbitri, per altro estremamente corretti e qualificati, non è mai messo in discussione, come avviene in altri ambiti con le brutte pagine di sport che coinvolgono anche i campionati di piccole categorie.

Emilia Romagna taekwondo Open Poomsae Championchip

In contemporanea a questa tre giorni di combattimenti, domenica 31 marzo, al pattinodromo antistante al palazzetto dello sport, si è svolta un'altra gara.

Infatti, il taekwondo non vede solo la disciplina del combattimento, ma offre la possibilità di misurarsi anche in altri ambiti:

  • le forme
  • il free style.

Le forme sono una serie di movimenti simulati che rispecchiano le varie tecniche e simulano un combattimento.

La perfezione della loro esecuzione determina il punteggio. Si possono fare in forma individuale oppure a coppie. Più di 500 atleti junior hanno partecipato a questo evento sportivo, ma nello stesso tempo culturale e di aggregazione.

Altra disciplina da poco presente all'interno del panorama di quest’arte marziale è il free style: l'esecuzione di forme accompagnate dalla musica.

Ultima in ordine di annotazione ma non per importanza è la sezione del parataekwondo. Anche le persone con disabilità possono partecipare alle competizioni sportive di taekwondo a tutti i livelli, ottenendo risultati anche prestigiosi. È il caso di Arianna Amati già vincitrice della medaglia d’oro al Campionato Parataekwondo Italiano di Forme, che si è confermata medaglia d'oro anche quest'anno. Questa atleta si allena nella società Olympic di Riccione Cattolica con il maestro, Gianluca Lotti, che l'ha fatta arrivare ai massimi livelli.