La storia della boxe è piena di match ed episodi controversi e ciò che accadde sul ring di Las Vegas il 28 giugno del 1997 è uno di questi. Un brutto gesto da parte di Mike Tyson che ormai è parte integrante della storia personale di questo grande campione, insieme alle numerose imprese sul ring. Era un Tyson già in declino, uscito dal carcere si era ripreso il titolo mondiale dei pesi massimi ed era stato organizzato il tanto atteso 'match del secolo' (uno dei tanti della boxe) contro Evander Holyfield che non si era disputato nel 1990, a causa dell'incredibile sconfitta di 'Iron Mike' con James 'Buster' Douglas e dei successivi guai giudiziari dell'ex campione.

Nel novembre del 1996 i due si erano finalmente trovati di fronte ed Holyfield gli aveva inflitto una dura lezione di pugilato, dominando il combattimento e mettendolo k.o all'11° round. Il rematch sarebbe andato in scena sullo stesso ring, sette mesi dopo, ma sarebbe durato appena tre riprese che avevano visto Tyson in gran difficoltà incassare già diversi colpi. A quel punto va in scena il celebre morso, anzi in realtà i morsi sarebbero stati due, il secondo di una ferocia quasi bestiale al punto da ferire seriamente Holyfield all'orecchio. Il campione avrebbe dunque conservato il titolo per la squalifica di Mike e quel gesto così scorretto, quasi puerile, sarebbe diventato addirittura un cult.

In una recente intervista, Holyfield è tornato su quel match di 22 anni fa, raccontandolo e quasi comprendendo le motivazioni del rivale.

'Sapevo che la sua era frustrazione'

Furono tre round molto duri per Mike Tyson, la cui carriera in caso di ulteriore sconfitta con Holyfield avrebbe preso definitivamente la parabola discendente.

Lui ne era consapevole, così come sapeva bene di non essere più quel vulcano incontenibile che era salito sul trono dei pesi massimi quasi undici anni prima a soli 20 anni. Motivazioni che lo stesso Holyfield a mente fredda e dopo tanti anni dimostra di capire, anche se certamente non sono accettabili. "Quando mi morse la prima volta - racconta 'The Real Deal' - sapevo che la sua era frustrazione e sapevo anche che era pronto per andare k.o.

Lui però non voleva certamente finire al tappeto ed io sentivo la sua paura". L'arbitro a quel punto intervenne per ammonire verbalmente l'ex campione dei pesi massimi. "Gli disse 'se mordi ancora sei fuori' e lui lo sapeva bene che sarebbe stato squalificato, ma pensava di avermi spaventato. Quando mi morse, vedendo il male che mi aveva fatto, si esaltò. Poi - continua Holyfield - l'abitro ci diede il via libera per riprendere il combattimento ed io lo colpii nuovamente sulla bocca. Fu a quel punto che mi afferrò e mi morse ancora, non trovando altro modo per uscire da quella situazione".

Pace fatta nel 2009

I due pugili si riconciliarono nel 2009 e la grande tessitrice della 'pax' fu la conduttrice Oprah Winfrey nel suo celebre talk show in cui furono entrambi ospiti.

"Tutto passa - disse Holyfield in quella circostanza - ed ho capito dopo che la cosa importante per me era perdonare". Mike Tyson in verità non si scusò direttamente, ma fece i complimenti al vecchio avversario definendolo "un grandissimo" ed ammettendo di aver fatto tanti errori in passato. In proposito sono stati anche protagonisti di un divertente cameo poco prima dei titoli di coda de 'Il grande match', film del 2013 interpretato da Sylvester Stallone e Robert De Niro tornati per l'occasione a rivestire i panni di due pugili, due maturi campioni chiamati ad un rematch tanti anni dopo. Così lo stesso manager si ripromette alla fine del film di organizzare un rematch tra Holyfield e Tyson, ma finisce per subire la furia di uno scatenato 'Iron Mike' tornato per la circostanza 'l'uomo più cattivo del pianeta'.