Sabato 18 maggio, l’ottava tappa del Giro d’Italia sarà la più lunga di questa edizione, 239 chilometri con partenza da Tortoreto Lido e arrivo a Pesaro. Viaggiando verso nord lungo la costa, la frazione è in pratica articolata con due gare in una. Ovvero, i primi 150 chilometri che sono pianeggianti e i restanti 90 che presentano un profilo più impegnativo. In questa seconda fase il percorso diventa ondulato e con una sequenza di salite e discese fino a 3 km dall’arrivo, lasciando spazio a più possibili soluzioni finali e qualche sorpresa.

L'ottava tappa del Giro inizierà alle 11:15, con arrivo previsto intorno alle 17:05.

Come tutte le tappe del Giro 2019, anche la Tortoreto-Lido Pesaro sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport e Rai 2 (a partire dalle 14:30) e in diretta streaming su RaiPlay.

Il percorso dell’ottava tappa

Dopo una decina di chilometri dalla partenza a Tortoreto Lido, il Giro saluta l’Abruzzo e raggiunge San Benedetto del Tronto per proseguire su un lungo tratto pianeggiante sulle strade delle Marche, toccando tra le altre anche Civitanova, Porto Recanati e Ancona. A Senigallia e Calcinelli i traguardi volanti di giornata.

Al km 169 la salita di Monte della Mattera (10 km intorno al 3%) apre la più nervosa seconda fase di gara. Particolarmente insidiosi sono gli ultimi 40 chilometri che si snodano su strade a salire a scendere comprendenti gli strappi di Monteluro, Gabicce Monte e Monte San Bartolo, dal quale inizia una lunga discesa tecnica (circa 7 chilometri) che si conclude a 3 km dall’arrivo posto in viale della Repubblica a Pesaro.

I precedenti del Giro a Tortoreto e Pesaro

Tortoreto Lido torna ad essere città di partenza della 'Corsa Rosa' dopo l’esperienza del 2011. In quella edizione, la novantaquattresima della storia, con arrivo a Castelfidardo, la tappa fu vinta dal francese John Gadret, precedendo Joaquim Rodríguez e Giovanni Visconti con uno scatto da finisseur.

Pesaro, insieme a Bolzano, è la prima città in Italia per numero di spostamenti urbani in bici, e in virtù di ciò è anche conosciuta con il soprannome di Città della Bicicletta. Un luogo così, pertanto, non può che vantare un legame solido, oltre che antico, con il Giro d’Italia. Pesaro è già stata città di arrivo della Corsa Rosa in quattro precedenti edizioni: la prima nel 1927 con Arturo Bresciani davanti a tutti al traguardo in una delle tre sole tappe, sulle quindici complessive, che non furono vinte da Alfredo Binda, maglia rosa dal primo all’ultimo giorno del Giro. Il secondo arrivo a Pesaro ci fu poi nel 1949, nel 1979, invece, il trionfo di Alan Van Heerden e nel 1986 l’ultimo precedente con vittoria di Guido Bontempi (sotto il video).