Nel Tennis dei giorni nostri mancherebbe il ricambio generazionale. Un problema che è stato segnalato da parecchi addetti ai lavori e, non ultimo, da Toni Nadal. In una recente intervista rilasciata a L'Equipe a pochi giorni dall'inizio del Roland Garros, lo zio e coach di Rafael Nadal ha sostenuto a chiare lettere che, allo stato attuale, i giovani non sono in grado di sostituire i vecchi campioni. Per vecchia generazione s'intende ovviamente la 'sacra triade' del tennis dei nostri tempi: il citato Nadal che svolterà per i 33 anni il prossimo 3 giugno, Nole Djokovic che ne ha compiuti 32 lo scorso 22 maggio e, soprattutto, Roger Federer che il prossimo agosto raggiungerà la 'veneranda' età di 38 anni.
Sportivamente parlando sono campioni più che maturi. Ma il problema non starebbe nel talento e nelle qualità dei tennisti di ultima generazione, quanto nel loro impegno e personalità.
Il confronto con il calcio
"Se la nuova generazione non s'impegna per raggiungere un livello alto, credo che Federer giocherà le finali fino a 45 anni", dice il coach spagnolo che considera tutto questo un vero paradosso. Ma non è un problema del tennis a suo modo di vedere, Toni Nadal fa il confronto con il mondo del calcio. "Se guardiamo al calcio, vediamo che Messi e Cristiano Ronaldo sono ancora ai vertici. Non penso sia solo una questione di talento, a molti giovani manca l'impegno verso sé stessi e verso quello che è il loro sport".
'I giovani non fanno nulla per cambiare le cose quando giocano male'
Tra i tennisti di ultima generazione, Nadal fa tre nomi. "Shapovalov, Zverev e Tsitsipas sono forti, però mi danno l'impressione di non saper reagire alle difficoltà. Se giocano bene allora vincono, altrimenti non riescono a cambiare l'inerzia del match e finiscono per perdere.
Cosa che invece riesce a Rafa, a Federer e Djokovic, in grado di vincere le partite anche se non stanno giocando al meglio". Toni cita ovviamente l'esempio che conosce meglio, quello del nipote e fa riferimento ad una partita che lo vide protagonista agli Australian Open quando era molto giovane. "A Melbourne Rafa aveva 17 anni, quando ha affrontato Lleyton Hewitt nel 2004 ha fatto di tutto per vincere la partita.
Alla fine ha perso, ma non ha davvero lasciato nulla di intentato". Tuttavia ci sono alcuni giocatori che secondo Toni Nadal affrontano gli impegni con maggiore dedizione rispetto ad altri e tra questi lui mette Jaume Munar e Borna Coric. Ci sarebbe alla base un problema di personalità, a suo modo di vedere. La forte pressione diventa frustrante quando le cose non vanno per il verso giusto durante una partita e questo finisce per condizionare i giovani in campo molto più di quanto avveniva in passato. "Questo purtroppo non avviene solo nel tennis o nello sport in generale, ma in diversi ambiti della società".