Il Giro d’Italia è ripartito dopo il giorno di riposo con una tappa tranquilla, breve e pianeggiante, che si è animata solo in prossimità dell’arrivo e dello sprint finale. La volata è stata condizionata da una rovinosa caduta di Pascal Ackermann, la maglia ciclamino e vincitore già di due tappe. A giocarsi il successo sono rimati così pochissimi corridori e Arnaud Demare ha sprintato davanti a Viviani scegliendo una traiettoria opposta rispetto agli altri velocisti. Valerio Conti ha portato al traguardo senza problemi la sua maglia rosa e domani si godrà un altro giorno da leader del Giro.

Hatsuyama e Covili in fuga

La decima tappa del Giro d’Italia era la più facile dell’intera corsa rosa. Con una distanza di appena 145 km e nessun dislivello, la corsa ha attraversato la pianura Padana da Ravenna a Modena. La giornata è stata tranquilla e senza particolari note di cronaca, come era facilmente prevedibile, in attesa della scontata soluzione allo sprint.

Dopo poche pedalate sono andati in fuga il giapponese Sho Hatsuyama (Nippo Fantini) e l’uomo di casa Luca Covili (Bardiani CSF).

I due non hanno spinto a fondo, ben sapendo di essere in una fuga facilmente controllabile dal gruppo e così si sono accontentati di fare una bella passerella senza nessuna speranza di risultato. Ad una trentina di chilometri dall’arrivo Hatsuyama e Covili sono stati raggiunti e lentamente il ritmo è aumentato per portarsi verso lo sprint finale.

Altra delusione per Viviani

Le squadre dei velocisti e degli uomini di alta classifica hanno dato spettacolo nel finale in una lotta per tenere le prime posizioni a ritmi vertiginosi. Ventoso (CCC) ha provato un improbabile assolo ma è stato raggiunto all’ultimo chilometro, proprio mentre Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) è rimasto coinvolto in una rovinosa caduta ad altissima velocità.

Davanti sono rimasti solo una decina di corridori a giocarsi il successo. La Groupama ha lanciato lo sprint per Arnaud Demare sulla parte sinistra della strada, mentre Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Elia Viviani (Deceuninck Quickstep) hanno deciso all’ultimo di spostarsi dal lato opposto, perdendo anche per questa scelta lo sprint. Il francese è andato avanti incurante degli altri, che poi hanno cercato di spostarsi nuovamente quando ormai era troppo tardi. Demare ha così centrato il suo primo successo alla corsa rosa nella sua terza partecipazione. Viviani si è dovuto accontentare di un altro secondo posto davanti a Selig (Bora Hansgrohe).

La classifica generale è rimasta invariata, con Valerio Conti ancora in rosa, con Roglic e Peters a 1’50’’.

Domani il Giro d’Italia offrirà un’altra chance ai velocisti sul traguardo di Novi Ligure, poi finalmente arriverà il momento dell’attesa sfida in montagna tra i pretendenti alla maglia rosa finale.