Per Roger Federer non è così importante. Il regolamento per l'assegnazione delle teste di serie a Wimbledon gli dovrebbe assegnare il numero 2, nonostante sia terzo nel ranking dietro Nole Djokovic e Rafael Nadal. Il torneo inglese si distingue anche in questo e l'assegnazione dei numeri di serie non è legata esclusivamente alla classifica Atp. Come ribadito in questi giorni, si contano oltre ai punti del ranking anche quelli ottenuti sull'erba la scorsa stagione, nella totalità e, infine, il 75 % dei punti ottenuti due stagioni or sono a Wimbledon.

Fatto il calcolo, era evidente che in caso di vittoria al recente torneo di Halle, Federer avrebbe scavalcato Nadal nella personalissima classifica del torneo londinese. Rafa non la prende benissimo, ma non protesta più di tanto. Il meccanismo di assegnazione delle teste di serie sull'erba londinese è noto, lo spagnolo fa semplicemente notare in un'intervista andata in onda sul canale iberico Movistar che tutti gli altri tornei tengono conto esclusivamente del ranking e che, dunque, anche Wimbledon dovrebbe uniformarsi.

'Dovrò comunque giocare al meglio per tenere fede alle mie aspirazioni'

Nell'intervista sull'emittente spagnola, pertanto, il numero 2 del mondo sottolinea che questo sistema "non mi sembra buono perché solo a Wimbledon fanno in questo modo e non si tratta del mio caso specifico.

In passato - spiega Rafa Nadal - è accaduto che molti giocatori che nell'arco dell'anno avevano giocato bene su tutte le superfici, si sono ritrovati un certo status di classifica che non veniva rispettato a Wimbledon perché lì impongono questi sistemi complicati". Dunque Nadal, essendo testa di serie numero tre potrebbe essere collocato nella stessa metà di tabellone del numero uno del mondo, Novak Djokovic, in base a quello che sarà il sorteggio.

Ma potrebbe anche incrociare lo stesso Federer e nella circostanza in cui questa domanda è stata posta allo svizzero, nella conferenza stampa successiva al torneo di Halle, 'King Roger' aveva risposto "potrebbe non essere un sorteggio favorevole se Rafa è dalla mia parte". Nadal è comunque consapevole che per centrare un eventuale tris a Wimbledon, dove ha vinto nel 2008 e 2010, dovrà comunque dare il meglio indipendentemente dall'avversario, come conferma lui stesso.

"Alla fine 2 o 3 fa poca differenza, dovrò comunque giocare al meglio se voglio tener fede a quelle che sono le mie aspirazioni".

'Dalla terra rossa all'erba? Il passaggio più radicale che esiste nel tennis'

Del resto l'erba di Wimbledon è la seconda casa di Roger Federer, un pò come quella di Nadal è certamente al Roland Garros. Si tratta di due superfici estremamente diverse, anche se i due fuoriclasse si sono dimostrati in grado di vincere su entrambe. Nei lunghi anni del 'Fedal', lo svizzero è stato dominante sull'erba ed il maiorchino mattatore assoluto sul rosso, come dimostrato alle recentissime edizioni degli Internazionali d'Italia e del Roland Garros. Rafa ha scelto di non giocare tornei di preparazione sull'erba in vista di Wimbledon e si sta allenando a Maiorca, sui campi dell'Open cittadino.

"Cambiare dalla terra all'erba è difficile per tutti - aveva detto in un'altra intervista rilasciata qualche giorno fa - anzi è il cambio più radicale che esiste nel Tennis. L'erba - aggiunge - è una superficie instabile e dopo tanti mesi di assenza ho anche risentito di un problema muscolare. Nulla di grave, ma mi sono fermato qualche giorno per poi riprendere in totale serenità".