Proprio mentre sta vivendo il dramma di un grave incidente che rischia di mettere a repentaglio il suo finale di carriera, Chris Froome sta per essere insignito di una importante vittoria a tavolino. Il campione britannico sarà presto dichiarato ufficialmente come vincitore della Vuelta Espana 2011, la corsa a tappe in cui si rivelò al mondo rovesciando le gerarchie interne del Team Sky che avrebbero dovuto privilegiare Bradley Wiggins. In quella ormai lontana corsa il successo andò alla meteora Juan Josè Cobo, che visse il suo momento di gloria avvantaggiandosi anche della difficile situazione in casa Sky.

Otto anni fa il primo exploit di Froome

La Vuelta Espana 2011 è stata un momento chiave nella carriera di Chris Froome. A 26 anni il corridore britannico era pressoché sconosciuto anche agli osservatori più attenti del mondo del Ciclismo. In quella corsa, iniziata nei panni del gregario di Wiggins, Froome esplose clamorosamente dimostrandosi molto più forte del capitano in salita e riuscendo a batterlo anche a cronometro.

L’imprevista situazione che si andò a creare complicò i piani in casa Sky: Froome fu più volte costretto a rallentare per fare gioco di squadra e aiutare Wiggins e di questa situazione si avvantaggiò un altro inatteso protagonista di quella Vuelta Espana, Juan Josè Cobo. Lo spagnolo vinse sull’Angliru conquistando la testa della classifica e a quel punto Froome fu lasciato libero di fare la sua corsa.

Il britannico vinse sul successivo arrivo in salita di Pena Cabarga ma senza staccare Cobo, che riuscì a resistere anche nelle ultime tappe più facili conquistando la vittoria finale con 13’’ su Froome e 1’39’’ su Wiggins.

Una seconda Vuelta per Froome

Da quella rocambolesca e inattesa vittoria si sono pressoché perse le tracce di Juan Josè Cobo.

Il corridore spagnolo gareggiò ancora per due anni nella Movistar senza più ottenere nessun risultato di rilievo per poi chiudere la carriera a soli 33 anni in una piccola squadra turca. Il suo nome torna ora alla ribalta per motivi poco nobili.

Quell’improvvisa prodezza alla Vuelta Espana 2011 sarà cancellata dall’albo d’oro della corsa.

Il direttore dell’organizzazione della Vuelta, Javier Guillen, e l’Uci hanno ora confermato che Cobo ha subito una squalifica di tre anni, dal 2009 al 2011, con la cancellazione di tutti i risultati conseguiti in quel periodo. La squalifica è stata decisa per i risultati anomali nel passaporto biologico del corridore spagnolo. La classifica sarà così riscritta ben otto anni dopo con il successo di Chris Froome, che aggiungerà questa Vuelta a quella conquistata poi nel 2017. Cobo ha però la possibilità di fare appello al TAS contro questa squalifica, ultimo passo prima della conclusione definitiva della vicenda.