In casa Ineos non è ancora arrivato il momento di scegliere chi, tra Egan Bernal e Geraint Thomas, sarà il vero leader in questo Tour de France. La tappa di ieri con arrivo a Epernay ha però dato un piccolo riscontro a favore del giovane scalatore colombiano. Nel difficile finale, caratterizzato da una rampa con pendenze in doppia cifra, Bernal ha risposto con grande freschezza alle sollecitazioni imposte dai corridori più portati a questo genere di arrivi, i campioni delle classiche come Matthews, Van Avermaet e Sagan. Thomas invece ha perso la scia del compagno di squadra e si è trovato così nel secondo gruppetto, cronometrato con cinque secondi di ritardo.

Bernal: ‘Giornata davvero difficile’

La terza tappa del Tour de France ha regalato uno spettacolo degno della più importante corsa di Ciclismo del mondo. Approfittando di un percorso costellato di brevi e ripide salite, Julian Alaphilippe ha lanciato un attacco a 16 km dall’arrivo ed è andato a vincere la tappa e a indossare la sua prima maglia gialla. L’affondo decisivo è avvenuto sulla Cote de Mutigny, una rampa al 12% di pendenza media sulla quale anche Egan Bernal ha cercato senza successo di rispondere allo scatto del francese. “Alaphilippe è stato davvero impressionante” ha dichiarato Bernal al termine della corsa. “Avevo cercato di seguirlo per prendere gli abbuoni ma è stato impossibile, credo che tutti abbiamo sofferto molto.

Il giorno dopo la cronosquadre è sempre difficile e lo è stato ancora di più perché con il vento a favore il ritmo è stato sempre altissimo e le salite finali era davvero ripide” ha continuato lo scalatore della Ineos.

Nel finale poi Bernal è riuscito a seguire l’accelerata di Matthews e degli altri corridori più veloci e potenti nella rampa di Epernay, una chiara dimostrazione di freschezza e di grande condizione.

Il corridore colombiano è stato l’ultimo ad essere classificato con lo stesso tempo di Matthews, perché dietro di lui il suo compagno Geraint Thomas ha creato un buco che è stato cronometrato in 5’’ di distacco al traguardo. "Non sapevo cosa stava succedendo dietro di me, non potevo vedere dove fossero gli altri uomini di classifica, posso solo dire che è stata una giornata davvero difficile" ha aggiunto Bernal.

Thomas: ‘E’ stato frustrante’

La piccola defaillance di Geraint Thomas non basta ovviamente per dire che il gallese è fuori forma, ma rappresenta un campanello d’allarme, non tanto per il distacco di 5’’ che appesantisce la sua classifica ma perché è stato proprio lui a non tenere il passo e aprire il divario. “Ovviamente è stato frustrante” ha ammesso il campione in carica del Tour de France. “Ma c’è ancora una lunga strada da percorrere e va tutto bene” ha continuato Thomas spiegando poi cosa è successo nel finale di corsa. “Ho lasciato che alcuni velocisti mi superassero, volevo andare più indietro, ma poi è successo che nessuno mi ha più superato e c’era un po’ di distacco. Ma penso che nessuno abbia vinto il Tour per cinque secondi persi in un arrivo del genere” ha commentato Thomas.