Il Tour de France non è ancora iniziato e già il circo mediatico fa scintille. Un'esclusiva riportata sulla testata specializzata Cycling Weekly afferma come un gruppo di attivisti per i diritti umani abbiano chiesto formalmente l'esclusione del team Bahrain - Merida dal prossimo Tour in partenza il 6 luglio da Bruxelles. All'iniziativa hanno partecipato ben undici gruppi di protesta incluso l'Istituto per i diritti e la democrazia del Bahrain, capofila della protesta il movimento Sport and Rights Alliance.

Tour de France, chiesta l'esclusione della squadra Bahrain - Merida

Sarebbe stata presentata una lettera formale per richiederne l'esclusione al presidente dell'Uci (Union Cycliste Internationale) David Lappartient. I sottoscrittori sarebbero stati molto chiari, è un tentativo da parte del governo del Bahrain per silenziare le voci sulle violazioni dei diritti umani, finanziando una squadra sportiva. Un tentativo quindi di "sportwash", come viene definito nella lettera.

Letteralmente si può leggere, a quanto riporta Cycling Weekly: "Il governo del Bahrein è rinomato per utilizzare eventi di alto profilo sportivo per distogliere l'attenzione internazionale dalla difficile e spaventosa situazione dei diritti umani nel Paese e siamo preoccupati che la partecipazione di Bahrain-Merida nelle competizioni UCI sia coerente con questi obiettivi".

Le parole nella lettera fanno riferimento non solo al Tour de France ma anche ad esempio al Gran Premio di Formula Uno che si svolge nel Bahrain o al famoso spettacolo ippico Royal Windsor Horse Show.

La lettera prende spunto dal rapporto di Amnesty International 2017-2018 che riporta come fu messa in atto una campagna su larga scala per reprimere tutte le forme di dissenso, nonché un uso della forza di polizia eccessiva, con la conseguente morte di cinque uomini e un bambino e centinaia di feriti.

Gli incidenti scoppiarono quando proprio in questo biennio la popolazione inizio con forza a chiedere un miglioramento delle condizioni di vita e una tutela maggiore per i diritti umani.

La partecipazione al prossimo Tour de France non sarebbe in linea con i principi etici dell'Uci e dell'ONU

I firmatari dell'appello hanno anche riportato come la partecipazione di una squadra finanziata dal governo del Bahrain non sarebbe in linea con i principi etici dell'Uci e con i principi guida delle Nazioni Unite su affari, mercato e diritti umani.

Per i sottoscrittori, oltre a denunciare soprusi e vessazioni da parte del governo, la presenza della Bahrain non solo metterebbe in imbarazzo il circuito internazionale ma sarebbe anche un partner inadatto per una manifestazione di questo calibro.