Si sblocca anche Peter Sagan al Tour de France. Il tre volte iridato si è messo definitivamente alle spalle una prima parte di stagione negativa, confermando la crescita evidenziata già al Giro di Svizzera. Il campione della Bora ha vinto largamente la quinta tappa, quella con arrivo a Colmar, avendo ragione di un gruppo dimezzato da due salite di 2° e 3° categoria piazzate negli ultimi 40 km.

Sagan ha battuto Van Aert e Colbrelli, mentre Alaphilippe ha mantenuto la sua maglia gialla che sarà messa più duramente alla prova domani nel primo arrivo in salita, quello di Planche des Belles Filles.

Tour, Wellens ancora in fuga

La quinta tappa del Tour de France ha portato i corridori da Saint Die des Vosges a Colmar attraverso 175 km e un percorso costellato da quattro Gpm, una giornata adatta ad una fuga da lontano o ad un arrivo in volata ristretta. Subito si sono avvantaggiati quattro corridori: Simon Clarke (EF), Tom Skujins (Trek Segafredo), Mads Wurtz (Katusha) e Tim Wellens (Lotto Soudal), interessato a incamerare altri punti per la maglia a pois. Sono invece rimaste fuori dall’attacco tutte le squadre Professional, solitamente prontissime a gettarsi in questo tipo di fughe.

Il gruppo non ha però concesso molto spazio, con la Sunweb di Matthews molto convinta alla guida dell’inseguimento, aiutata anche da Bora e Deceuninck. Tutti i velocisti puri, da Viviani a Groenewegen e Ewan, sono rimasti inesorabilmente staccati sulla penultima salita, la Cote de Trois Epis, dove Skujins ha attaccato rimanendo da solo al comando della corsa con ancora più di 35 km da percorrere.

Sagan imprendibile

L’azione del corridore lettone della Trek si è esaurita sull'ultima salita, la Cote de Cinq Chateaux, dove la Sunweb ha ancora accelerato l’andatura cercando di rendere la corsa più dura e togliere di mezzo qualche altro avversario a Matthews.

In vetta il gruppo è passato ancora forte di circa ottanta corridori e dopo una discesa tranquilla è stato Rui Costa (UAE) a cercare il colpo negli ultimi 10 km pianeggianti.

L’azione del portoghese ha però perso smalto nel finale e il gruppo non ha faticato troppo per andarlo a riprendere. Lo sprint è stato piuttosto particolare, senza i velocisti puri e senza i classici treni, tutti eliminati dalle salite. Così è stata la Mitchelton a guidare le operazioni con Impey in supporto di Trentin. Peter Sagan si è nascosto ottimamente dietro al Campione europeo e quando ha aperto il suo sprint ha subito fatto il vuoto schizzando via con un cambio di velocità notevole. Trentin non si è potuto opporre e si è visto rimontare anche da Van Aert per il secondo posto.

Sagan ha così centrato il successo numero dodici sulle strade del Tour de France. Da segnalare anche il quarto posto di Colbrelli, mentre Matthews nel finale è stato deludente, finendo solo settimo e vanificando così il grande sforzo dei compagni.

In classifica Alaphilippe è rimasto in giallo con 14’’ di vantaggio su Van Aert e 25’’ su Kruijswijk e Bennett, una situazione pronta ad essere rivoluzionata dall’atteso arrivo in salita di domani a Planche des Belles Filles.