Per Vincenzo Nibali il Tour de France ha riservato finora solo tanta fatica e nessun risultato importante. Dopo l’impegno del Giro d’Italia il campione siciliano non ha recuperato al meglio e nella prima parte del Tour ha accumulato altri sforzi che ha pagato nel prosieguo della corsa. Per questa corsa così anonima l’ex tricolore ha puntato il dito contro la sua squadra, quel Team Bahrain Merida da cui si separerà senza troppi rimpianti al termine di questa stagione. Secondo Nibali il team lo ha forzato a iniziare il Tour per puntare alla classifica, costringendolo a sfiancarsi per poi crollare.

Nibali: ‘La squadra mi ha chiesto di fare classifica’

Fin da prima dell’inizio della stagione Vincenzo Nibali aveva chiarito che avrebbe corso sia il Giro d’Italia che il Tour de France ma con obiettivi molto diversi. Il campione siciliano si sarebbe presentato alla corsa rosa per puntare alla vittoria, mentre in Francia si sarebbe schierato al via su precisa richiesta della squadra ma solo per cercare un successo di tappa.

Le cose invece sono andate diversamente, perché dopo aver concluso il Giro al secondo posto, il Team Bahrain avrebbe chiesto a Nibali di correre il Tour puntando alla classifica generale. Il corridore ha assecondato la richiesta della squadra, ma non ha retto a questo impegno e dopo qualche tappa ha palesato tutte le sue difficoltà, tanto da non sentirsi ora competitivo neanche per andare a caccia di un successo di tappa.

“La squadra mi ha chiesto di fare classifica, io ho obbedito e mi sono sfiancato. Ora se vado in fuga mi spengo: sono umano” ha dichiarato il vincitore del Tour 2014 al Corriere della Sera, sottolineando come lui avrebbe voluto staccarsi ed uscire di classifica fin da subito per risparmiare energie da spendere poi successivamente per cercare una tappa.

‘Al Team Bahrain manca una guida’

La situazione che si è creata tra Nibali e il Team Bahrain riflette i grandi cambiamenti che si sono verificati nella squadra dopo l’ingresso di McLaren nel pacchetto azionario, ma anche una stagione iniziata sapendo che il rapporto si sarebbe quasi certamente interrotto al termine di questo 2019.

L’ex Campione d’Italia si è lasciato andare a qualche dichiarazione che la dice lunga su una collaborazione ormai logora con la sua squadra. “Chi comanda? Boh, comandano in due o tre, non è una situazione semplice, manca una guida. Nel Ciclismo serve un capo unico, che capisca di ciclismo. Io ne ho avuti tre: Ferretti, Amadio e Vinokourov. Funzionava” ha dichiarato Nibali raccontando anche di un ritiro in Croazia “in un’isoletta senza strade per allenarsi”.

Il campione siciliano affronterà questi ultimi giorni di Tour soprattutto in funzione del finale di stagione, in cui avrà ancora obiettivi importanti fino al Lombardia, ma guardando già al 2020, quasi certamente in maglia Trek Segafredo, con un Mondiale e un’Olimpiade su percorsi particolarmente adatti alle sue caratteristiche.