Gabriela Sabatini, ospite d'onore dell'ultimo Roland Garros, lo aveva detto a chiare lettere. Intervistata sul Tennis al femminile di oggi, le era stato chiesto un parere sul 'vicolo cieco' nel quale sembrava essersi rinchiusa Serena Williams. "Se Serena crederà ancora in se stessa, allora tornerà a vincere", aveva detto ed a quanto pare la fuoriclasse statunitense non solo crede ancora fermamente nel suo talento e nella sua forza che l'hanno portata a diventare una delle più grandi 'all times', ma finalmente sta bene anche fisicamente. Serena giocherà sabato 13 luglio (alle ore 15 italiane con diretta su Sky Sport Uno) la sua undicesima finale a Wimbledon.

Nelle dieci precedenti, per ben sette volte è uscita con il trofeo in pugno. L'avversaria sarà Simona Halep che, al contrario, per la prima volta in carriera è giunta così lontano nel prestigioso torneo londinese.

Gli obiettivi delle due finaliste, al di là del trionfo

Sarà una finale speciale per la 'regina'. In carriera, come noto, ha vinto ben 23 titoli del Grande Slam ed in caso di successo nell'attuale edizione di Wimbledon raggiungerebbe quota 24, sarebbe dunque alla pari con la mitica Margaret Smith Court. Relativamente al solo Wimbledon, il successo porterebbe la Williams al secondo posto nella classifica 'all times', al pari di Helen Wils Moody (8 vittorie) e ad un solo titolo dall'immensa Martina Navratilova (9).

Anche Simona Halep insegue un obiettivo prestigioso che ha un valore straordinario per il tennis del suo Paese. Sarebbe infatti la prima tennista romena a vincere Wimbledon, cosa che tra gli uomini è sfuggita anche ad Ilie Nastase che nella sua carriera raggiunse due volte la finale, nel 1972 e 1976 ed in emtrambe le circostanze si è dovuto inchinare, prima a Stan Smith e poi a Bjorn Borg.

Serena irresistibile come ai bei tempi

Alla fine Wimbledon è un pò casa sua, in passato lo è stata nel vero senso della parola quando a contendersi il trofeo erano le due celebri sorelle, Venus e Serena. Che sia ancora quella dei bei tempi, nonostante si stia incamminando verso i 38 anni (li compirà il prossimo settembre) lo dimostra il modo autoritario in cui si è sbarazzata in due set di Barbora Strycova, alla quale ha lasciato appena due giochi nel match di semifinale.

"Oggi è la prima volta dall'Australian Open in cui mi sento veramente bene - aveva dichiarato qualche giorno fa - perché il 2019 è stato un anno complicato, però le cose si stanno sistemando. Ora sono contenta di avere un'altra opportunità di fare qualcosa di eccezionale in un torneo come questo".

Simona Halep insegue il secondo Slam della carriera

Per Simona Halep c'è l'occasione di sollevare il secondo Slam della carriera, dopo il Roland Garros vinto nel 2018. Decisamente eloquente lo score di 6-1, 6-3 con cui la 27enne romena ha liquidato Elina Svitolina. "Una sensazione incredibile per me - ha dichiarato alla BBC dopo il match di semifinale vinto - e sono davvero felice, ma anche molto tesa per quanto mi sta accadendo. Sicuramente è tra i migliori momenti della mia vita, cercherà di godermelo il più possibile. Fantastico giocare la finale".