Il Giro di Polonia si conclude con il successo di Matej Mohoric nell’ultima frazione e con la vittoria di Pavel Sivakov nella classifica finale. La settima tappa si è decisa con una fuga da lontano da cui poi è evaso Mohoric, protagonista di un lungo assolo negli ultimi 50 km. Per la classifica generale la corsa è stata meno scoppiettante del previsto. Il vincitore di ieri e maglia gialla a sorpresa Vingegaard è uscito presto di scena e la Ineos ne ha approfittato per consolidare la posizione di Pavel Sivakov, secondo in classifica alla partenza.

Il russo ha così conquistato il successo finale senza subire attacchi veri e propri, ma confermandosi come una delle realtà emergenti più interessanti per le gare a tappe.

Vingegaard fuori dai giochi

La settima ed ultima tappa del Giro di Polonia prometteva grande battaglia per assegnare la vittoria finale grazie ad una classifica ancora molto corta ed un percorso ricco di salite e saliscendi dalle pendenze impegnative. La corsa è entrata presto nel vivo, con una fuga di una quindicina di corridori tra cui Mohoric, Petilli, Betancur, Geschke e Pauwels. Anche in gruppo la situazione si è accesa già nelle fasi centrali, quando Rafal Majka ha accelerato su una salita a circa 50 km dall’arrivo seguito da Ion Izagirre e Geoghegan Hart.

Già in questa fase la maglia gialla di Vingegaard, vincitore a sorpresa della tappa di ieri, è rimasta staccata. Dopo lo scollinamento il gruppo si è rinfoltito fino ad una trentina di corridori, ma senza il leader, che ha pagato lo sforzo profuso ieri. Davanti intanto Mohoric ha staccato tutti i compagni d’avventura iniziando una lunga e fruttuosa azione solitaria.

Nessun attacco a Sivakov

Con Vingegaard ormai lontano la leadership virtuale della corsa è passata nelle mani di Pavel Sivakov, secondo stamani in classifica con 2’’ su Hindley e 13’’ su Ulissi. La Ineos si è dimostrata molto solida ed intelligente nel gestire la situazione, mettendosi in testa con i vari Puccio, Swift e Geoghegan Hart ma addormentando di fatto la corsa e togliendo la possibilità agli avversari di contare sugli abbuoni finali.

Mohoric, protagonista di un’azione ragguardevole e senza flessioni, ne ha approfittato per confezionare una bella impresa ed aumentare il vantaggio. Da dietro sono evasi altri contrattaccanti, tra cui Brambilla, Poljanski, Powless, mentre Formolo ha cercato più volte di sganciarsi ma senza successo. L’atteso Majka, dopo la fiammata a 50 km dall’arrivo, non ha più proposto degli spunti interessanti, ed anche Hindley e Ulissi non hanno provato a mettere in difficoltà la Ineos e Sivakov. Così la corsa è finita senza sussulti, con Mohoric sicuro trionfatore per la tappa, con Powless e Brambilla che hanno conquistato le piazze d’onore e gli abbuoni. A Sivakov è bastato arrivare tranquillamente in gruppo, ad oltre due minuti, per assicurarsi la vittoria nella classifica generale, con Hindley e Ulissi ad accompagnarlo sul podio.